La fortuna continua a baciare Salatiello. Ma non è tutt’oro quel che
luccica, poiché i margini di manovra economico- finanziaria si andrebbero sempre
più a restringere visto che i circa 10milioni
di euro, avuti finora in prestito dallo Stato, bisogna comunque restituirli
con gli interessi anche se minimi. E ciò potrebbe sicuramente gravare sulle
future amministrazioni
E’ la terza boccata d’ossigeno che
l’amministrazione Salatiello riceve dalla Cassa Depositi e Prestiti in due anni
e mezzo di amministrazione. Cosa mai successa ai sindaci che l’hanno preceduto,
i quali sono stati penalizzati dai continui tagli ai trasferimenti statali. I
primi due finanziamenti arrivarono con il decreto 35 dell’8 aprile 2013, meglio
conosciuto con il decreto spalma debiti per un totale 7milioni600mila euro. Il primo, quello di 2milioni 350 mila euro fu elargito nel
2013: a maggio di quell’anno la Cassa Depositi e Prestiti (la banca dello
Stato) provvide a rimpinguare le casse comunali con una prima tranche di un milione175 mila euro; la seconda quota, pari sempre a 1.175.000 euro, sarebbe dovuta arrivare
a maggio 2014, ma fu anticipata a novembre 2013. Gli altri 5milioni281mila462,10 euro furono
concessi a giugno 2014. In questi giorni è stato concesso al Comune, dietro
richiesta del sindaco e del responsabile dell’ufficio servizi finanziari, un
altro prestito pari a 2.116.529,39 (ai
sensi del decreto legge 78 del 19 giugno 2015), per far fronte
ai debiti certi, liquidi ed esigibili maturati a tutto il 31 dicembre 2014.
Detta anticipazione sarà rimborsata in rate posticipate annuali, comprensive di
quota capitale e interessi (0,756% nominale annuo), scadenti il 31 maggio di
ogni anno a partire dal 2016 e fino al 31 maggio 2045. In caso di mancato
pagamento, l’Agenzia delle Entrate, in surroga, provvederà a recuperare le
somme, prelevandole dagli incassi dell’IMU.