Arrivati centinaia di avvisi di
accertamento per bollette già pagate
Al Comune continuano a commettere errori e i cittadini ne pagano le
conseguenze. Parliamo delle bollette relative ai consumi idrici. Tra le diverse
centinaia di utenti che in questi giorni hanno ricevuto la notifica degli avvisi
di accertamento per bollette dell’acqua non saldate, ce ne sono tantissimi che,
invece, le hanno regolarmente pagate. Così, pazientemente, si son dovuti rimboccare
le maniche e recarsi negli uffici dell’Idro-tech
(la ditta che gestisce il servizio idrico in città) con le ricevute dei
pagamenti per farsi definitivamente cancellare dal file dei morosi. Per dirne
una: nella scala A del condominio di un Palazzo di via Aldo Moro, ben 5 persone,
alle quali i messi notificatori hanno consegnato gli avvisi di accertamento,
avevano già onorato il loro debito verso il Comune. Purtroppo, tra i contribuenti onesti ci sono anche
molti anziani e diversamente abili ai quali si sarebbe potuto evitare il disagio
se al Comune fossero stati un po’ più attenti. Ma perché tutte queste
disfunzioni?
Il problema è sempre lo stesso: le bollette già pagate non vengono
registrate, per cui tantissimi utenti vengono invitati a pagarle di nuovo. A questo
punto, per evitare che le somme a loro carico aumentino in seguito all’arrivo
della cartella esattoriale (riscossione coatta del credito), devono recarsi
continuamente all’Idro-tech con la prova documentale. Va comunque sottolineato
un concetto: in questo caso la ditta che si occupa del servizio idrico in città,
centra ben poco con tutte questi disservizi.
“Il problema del discarico delle bollette pagate – afferma Gennaro Liccardo, cittadino
calvizzanese ed esperto del settore tributi, essendo direttore della sede
Equitalia di Pozzuoli - non viene creato
dalla ditta di gestione del servizio, ma dagli impiegati comunali (ufficio
acquedotto) e da quelli della tesoreria, perché, probabilmente, non
passano all’Idro-Tech tutte le bollette pagate profumatamente dai contribuenti
onesti. Per l’operazione di discarico, come si dice in gergo tecnico,
basterebbero due ore di lavoro al giorno. Eppure, in questo particolare momento
di crisi, dove molte famiglie non arrivano a fine mese, i funzionari del
Comune, al di fuori dello stipendio, percepiscono premi da capogiro”.
“Non vorrei - afferma Angela De Vito,
consigliere di minoranza – che ciò fosse un escamotage per fare cassa, facendo
leva sull’ingenuità di alcuni utenti. Qualche cittadino preferisce pagare
anziché recarsi negli uffici dell’Idro-Tech. Tra l’altro mi risulta che sono
stati notificati anche avvisi di accertamento per bollette del 2009, ignorando
che una sentenza della Cassazione del 2010 prevede la prescrizione dopo cinque
anni del tributo locale dovuto”.
Prescrizione
quinquennale dei tributi locali
Per ciò che concerne le bollette dell’acqua relative ai consumi di luce,
acqua, gas e telefono, la prescrizione è di cinque anni (come previsto
dall’articolo 2948 comma 4 del codice civile),
Art. 2948 del codice
civile
Si prescrivono in
cinque anni: 1) le annualità delle rendite perpetue o vitalizie; 1 bis) il
capitale nominale dei titoli di Stato emessi al portatore; 2) le annualità
delle pensioni alimentari; 3) le pigioni delle case, i fitti dei beni rustici,
e ogni altro corrispettivo di locazioni; 4) gli interessi, e, in generale,
tutto ciò che deve pagarsi periodicamente ad anno o in termini più brevi; 5)
le indennità spettanti per la cessazione del rapporto di lavoro.