Refuso o ripensamento? Sindaco e amministratori non rinunciano più ai loro stipendi

Nella relazione previsionale e programmatica 2015-2017 (allegata allo schema di bilancio di previsione 2015), firmata dal segretario comunale Clara Napolitano, dal responsabile della programmazione Salvatore Sabatino e dal sindaco Giuseppe Salatiello, a pagina 3 della sezione programmi e progetti, secondo capoverso, è scritto: “Con riguardo alla spesa corrente si rileva, nella stesura di questo bilancio, una riduzione dei costi di funzionamento di alcuni servizi interni che si concretizza sia con minori spese di acquisto di beni di consumo e sia con una riduzione dei costi della politica, con la rinuncia alle indennità di funzione per l’attuale Giunta Comunale”.
Si è trattato di un refuso oppure c’è stato un ripensamento, visto che nell’ultimo consiglio comunale sono stati confermati gli stessi importi mensili lordi relativi alle indennità di funzione del sindaco, degli assessori e del Presidente del Consiglio comunale? E’ mai possibile che queste cose le debba far notare un blog? Ma i componenti dell’opposizione (e anche i rappresentanti politici) se la sono letta la relazione programmatica? Poi, c’è chi va in escandescenza quando viene criticato. Altri, invece, si limitano a scrivere commenti deliranti.  
Ecco, comunque, i valori degli stipendi approvati in Consiglio comunale  (la nuova normativa prevede che bisogna farlo contestualmente all’approvazione del bilancio di previsione).
Indennità di funzione del sindaco: 2.788 euro x 12 mensilità = 33.466,44 euro;
Indennità vice sindaco (Roberto Vellecco): 1.533,88 euro x 12= 18.406,56 euro (perché lavoratore autonomo, altrimenti, se fosse stato lavoratore dipendente, avrebbe percepito la metà dell’emolumento).
Indennità assessori lavoratori dipendenti (un assessore, Antonio Di Marino): 627,50 euro x 12 = 7.530 euro.
Indennità assessori lavoratori autonomi: 1255 euro x 3 assessori (Giuseppe Santopaolo, Maria Luisa Ferrigno, Maddalena Trinchillo)  x12 = 45.180 euro.
Indennità funzione presidente Consiglio comunale (Antonio Mauriello): 139,44 euro x 12 = 1.673,28 euro.
Totale: 106.256, 28 euro annui.
Gettone presenza consiglieri (sedute di Consiglio comunale e commissioni) 19,99 euro.
Siccome il presidente del Consiglio comunale, Antonio Mauriello, per più di un anno ha percepito lo stesso stipendio di un assessore, ha dovuto restituire al Comune la differenza stipendiale.

Anche Salatiello, durante lo svolgimento del ruolo di presidente del Consiglio comunale (periodo amministrazione Granata) avrebbe dovuto percepire, in qualità di lavoratore autonomo,  il 10% dell’indennità spettante al sindaco, invece il suo stipendio fu equiparato a quello di un assessore. In tanti continuano a chiedersi: quando deciderà di restituire al Comune la parte percepita indebitamente?     

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