Resta quasi invariata rispetto all’anno scorso la
Tari. Per Imu e Tasi riconfermate le stesse aliquote del 2014. Addizionale Irpef
ancora al massimo. Ora l’ok definitivo spetta al Consiglio comunale che
dovrebbe riunirsi a fine agosto
Addizionale
Irpef, confermata al massimo
L’esecutivo Salatiello conferma l’addizionale irpef
dello 0,8%, ovvero la massima aliquota prevista dalla legge. Adesso, l’ultima
parola spetta al Consiglio comunale che dovrebbe riunirsi a fine agosto per
l’approvazione del bilancio di previsione, considerata la proroga di venti giorni in seguito alla diffida del Prefetto. L’importante documento contabile, infatti, doveva
essere approvato entro il 31 luglio 2015, cosa che, però, non è avvenuta. Insomma,
almeno per il momento (per il terzo anno consecutivo) non è stata mantenuta la
promessa elettorale di Salatiello di dimezzare l’imposta comunale, per portarla
allo 0,4%.
“Ci stiamo già impegnando – afferma il neo assessore al Bilancio,
Giuseppe Santopaolo – affinché l’anno prossimo si possa abbassare
percentualmente questo odiato “fardello”.
Ai lavoratori e ai pensionati calvizzanesi,
dunque, non rimane altro che sperare in tempi migliori.
Tari, quasi identica allo scorso anno
Nonostante i costi del servizio di nettezza urbana e della raccolta
differenziata siano lievitati rispetto
al 2014 di circa 239 mila euro
(1.876, 873 euro nel 2014; 1.965,434 euro nel 2015), i
calvizzanesi pagheranno una tassa (la cosiddetta
Tari) mediamente uguale a quella dell’anno scorso. Per un
appartamento di 100 metri quadrati, per fare un esempio, abitato da quattro
persone, bisognerà versare 352,05
euro (quota fissa 0,87 euro al metro quadro, quota variabile 265,05 euro) nelle
casse del Comune contro i 351,33 euro dell’anno scorso. Ecco le tariffe
complete. Nucleo familiare di 6 componenti e più: quota fissa 1,07 euro al
metro quadrato, quota variabile 286,08 euro. Nucleo familiare di 5 componenti:
quota fissa 0,89 euro al metro quadro, quota variabile 272,04 euro. Nucleo
familiare di tre componenti: quota fissa 0,83 euro al metro quadro, quota
variabile 260 euro. Nucleo familiare di 2 componenti: quota fissa 0,77 euro al
metro quadro, quota variabile 251,59 euro. Nucleo familiare di 1 componente:
quota fissa 0,37 euro al metro quadro, quota variabile 234,79 euro. La tassa
resta abolita sui box auto e cantine, sempreché tali pertinenze non siano allacciati alla rete idrica e
fognaria comunale.
Per quanto concerne le utenze non domestiche, per tutte le categorie
commerciali la tassa è rimasta mediamente sui valori dell’anno scorso.
In molti si chiederanno come mai la Tari sia rimasta invariata rispetto al
2014, nonostante i costi siano aumentati enormemente? La risposta è semplice: perché
sono stati stanati circa 400 tra evasori ed elusori della tassa
sull’immondizia. L’anno scorso, infatti, l’avviso di pagamento fu inviato a 4.600
contribuenti, mentre quest’anno lo hanno ricevuto in 500.
Tariffe Tari da
ricalcolare?
Le tariffe Tari approvate in giunta sono da relazionare al Piano
finanziario del ciclo integrato dei rifiuti (approvato in consiglio comunale il
30 marzo scorso) nel quale i costi da spalmare sull’utenza sono pari a un milione965mila434euro, tra cui 102
mila euro rappresentano le spese di gestione (per 7 mesi) del centro raccolta
che doveva andare in funzione il primo giugno scorso. Siccome l’isola ecologica
è ancora chiusa, a nostro avviso gran parte dei 102 mila euro o tutti (dipende
da quando verrà aperta al pubblico) previsti per la sua gestione andrebbero
defalcati dai costi totali, per cui la nuova cifra da rispalmare sulle utenze sarebbe di gran
lunga inferiore al milione9654mila434 euro . .
IMU, tutto come l’anno
scorso
Resta al 6 per mille l’IMU per
le prime case di lusso (tipologie A1-A8-A9) e riconfermato il 9,10 per mille per le seconde case e i terreni agricoli.
Tasi ancora al massimo
La giunta ha stabilito che i proprietari delle prime case debbano pagare il
tributo Tasi al 2,5 per mille, cioè l’aliquota massima prevista
per la legge. Sono state risparmiate le seconde case e gli inquilini, ai quali,
stando al regolamento sulla tasi, si poteva far pagare il 10% dell’eventuale
quota deliberata.
Tariffe idriche, con l’abolizione
del minimo impegnato cambia tutto
.
Tariffa agevolata (per consumi da 0 a 30
metri cubi, cioè 30mila litri): 0,40 euro
a metro cubo.
Tariffa base (da 31a 90 metri cubi,
ovvero 90mila litri): 0,68 euro a
metro cubo. Prima eccedenza (da 91 a
150 metri cubi): 0,79 euro a metro
cubo. Seconda eccedenza (da 151 a
210 metri cubi): 0,82 euro a metro cubo). Terza eccedenza (oltre 211 metri
cubi): 0,86 euro a metro cubo. Resta
la quota fissa di 15,40 euro annui a
utenza che viene ripartita trimestralmente ed è mediamente pari a 3,80 euro .
Utenze agricole e
commerciali: quota unica di 1,62 euro a
metro cubo. Tariffe del servizio fognatura: quota unica sia per le utenze
domestiche che commerciali (sono escluse le utenze agricole): 0,10 euro a metro cubo.
Depurazione: tariffa unica pari a 0,3449 euro a metro cubo.
Tutti gli importi sono da intendersi iva esclusa al 10 per cento.
Tosap e Icp
Gli argomenti T.O.S.A.P. (tassa occupazione spazi e aree pubbliche) e l’ICP
(imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni),
essendo cambiate tante cose, li affronteremo in un articolo a parte.
Per quanto concerne i servizi a domanda individuale (refezione scolastica,
soggiorno anziani, eccetera) resta confermata una quota di compartecipazione del
36%.