Consiglio comunale, passano le modalità di ripiano del disavanzo di amministrazione di circa 10 milioni di euro
Il
sindaco: “se esiste una mole così alta di residui attivi è perché ci sono tante
persone che non pagano le tasse o le pagano in parte, tra cui anche il signore
dei manifesti Gaetano De Rosa di Fratelli d’Italia”
Il Consiglio comunale ha approvato con 13 voti
favorevoli (maggioranza più il sindaco) e un astenuto (Angela De Vito, l’unica
presente per la minoranza)) le modalità di recupero dei circa 10milioni di euro di disavanzo di
natura tecnica, generato dal riaccertamento straordinario dei residui sia
attivi (crediti vantati dal Comune) che passivi (debiti) previsto dalla legge
118/2011. Come avevamo previsto, tale risultato negativo sarà ripianato in 30
rate annuali (il massimo consentito dalla legge) costanti di poco più di 300mila euro e sarà finanziato, come ha
dichiarato il sindaco, sia con maggiori entrate correnti, tra cui una parte del
ricavato dall’operazione del piano di alienazione e valorizzazioni immobiliari (trasformazione
del diritto di superficie in diritto di proprietà) che da minori spese.
Il
sindaco
Sulla questione delle modalità di recupero del
disavanzo derivato dal riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi,
previsto dalla nuova riforma della contabilità degli enti locali
(armonizzazione dei sistemi contabili), ha relazionato il sindaco sia perché
fino al momento della discussione non era stata ancora assegnata la delega al
Bilancio e alle Finanze, sia perché, a nostro avviso, senza voler offendere
nessuno, Salatiello è, forse, l’unico della maggioranza ad averci capito
qualcosa sulla nuova e complessa normativa riguardante la rivisitazione della
gestione dei residui. Il Primo cittadino, inoltre, ha confermato che i residui
attivi cancellati definitivamente, in quanto senza titolo giuridico quindi inesistenti, ammontano a 5milioni845mila609,29. A questi va
aggiunta la parte (poco più di 3milioni di euro) accantonata nel Fondo crediti
di dubbia esigibilità di cui la cifra maggiore (circa 2milioni900mila euro) è
da relazionare ai crediti di dubbia esigibilità, vale a dire entrate di dubbia
e difficile esazione, per le quali non è certa la riscossione integrale, quali
le sanzioni amministrative al codice della strada, i proventi derivanti dalla
lotta all’evasione, etc. Stando quindi al nuovo quadro economico generale che
si è venuto a determinare (prospetto allegato alla delibera di giunta 43 del 28
maggio 2015), il risultato di amministrazione (liquidità di cassa ridotta dei
residui passivi e aumentata dei residui attivi) passerebbe da un avanzo di 20mila519euro (cifra emersa dal
bilancio consuntivo 2014) a circa 10milioni
di euro (per la precisione 9milioni834mila061,60 euro) di disavanzo.
Elogio
al nostro blog, biasimo a De Rosa di Fratelli d’Italia
“Il redattore di Calvizzanoweb – ha detto Salatiello
– ha studiato bene la situazione e ha scritto un articolo ineccepibile, anche sotto
l’aspetto della precisione dei numeri. Ma mi è sembrata strana la dichiarazione
del signor De Rosa di Fratelli d’Italia che ha riferito al blog le seguenti
testuali parole: “non sono un esperto di numeri – afferma Gaetano De Rosa,
coordinatore del circolo locale di Fratelli d’Italia – ma non si può certamente
parlare di disavanzo tecnico, poiché la questione è di carattere politico. Dal
vostro blog ho appreso che esistono circa 6milioni di crediti inesistenti che
non rimpingueranno mai più le casse comunali, per cui occorre conoscere nomi e
cognomi di politici e burocrati che hanno causato questo buco. E, poi, con
questo disavanzo, a mio avviso, sarà pura illusione pensare che
quest’amministrazione possa ridurre le tasse come è stato promesso in campagna
elettorale”.
“Mi dispiace, ma devo dirlo – ha concluso il sindaco
– il signor De Rosa, che deve ancora diverse migliaia di euro al Comune di
tasse non pagate, è colui che ha generato anche una parte di questi residui
attivi. Questo signore paghi prima le tasse, dopodiché affigga tutti i manifesti
che vuole, anche se, a mio avviso, servono a ben altro”.
Precisazioni
sui costi del mercato rionale
Nel corso della seduta consiliare ha preso la parola
il consigliere di maggioranza Lorenzo Grasso per precisare i costi del mercato
rionale, in risposta al manifesto di Fratelli d’Italia sul quale è stato
scritto che sono stati spesi circa 50mila euro.
“Le spese rendicontate finora – ha detto Grasso – ammontano a 14mila953 euro di cui 3mila900 euro più
iva per l’adeguamento della rete idrica e per le cassette idranti previste
dalla legge; la restante parte dei soldi è servita per l’adeguamento della
segnaletica, per i bagni chimici e per le spese di consulenza. Si tratta di
costi una tantum, non ripetitivi. Per contro, e questo non lo si dice, il
Comune ha incassato 13mila926 euro
di proventi Tosap (tassa per l’occupazione di suolo pubblico) riferita a 6 mesi
e che raddoppierà dal prossimo anno. Inoltre, tengo ad aggiungere che abbiamo rispettato
in toto la legge”.