Continuano a stupire i seguaci calvizzanesi della Meloni con l’appuntamento
domenicale: in 6 mesi hanno prodotto più manifesti di quanti ne abbiano
concepito tutti gli altri partiti negli ultimi 5 anni
Undicesimo manifesto di Fratelli d’Italia per
gridare “Vergogna” all’amministrazione Salatiello per le cose promesse in
campagna elettorale e non mantenute. Messo in evidenza il punto 7 del libricino
dei sogni, come lo definiscono gli ex alleanzini locali, nel quale si dava per
certa la metanizzazione di via San
Pietro, di Via Case Sparse e dell’ex via Palmentata (la zona ai confini con la
chiesa di Santa Rita) per un totale di 7 chilometri di rete e che invece resta
ancora un miraggio per le diverse centinaia di famiglie che vivono da quelle
parti. Poi l’attenzione si è spostata sulla mancata apertura della villa
comunale di via Pietro Nenni, dove i lavori si sono fermati già da diverso
tempo e non è stata più bandita alcuna gara d’appalto. Il manifesto chiude
addirittura con i complimenti (naturalmente in chiave ironica) a Salatiello e
company per l’allestimento del mercatino rionale che, tra bagni chimici in
affitto e i soliti lavori affidati all’Idro-tech, finora è costato ai
contribuenti circa 50mila euro.
Cosa aggiungere. Meno male che in una città
appiattita sotto tutti i punti di vista ci siano ancora persone che, pur rimettendoci
di tasca propria, riescono ad alimentare il dibattito politico, ormai morto da
diverso tempo. Egregio signor Ciro Lattero, questi signori andrebbero elogiati
e non stigmatizzati come fa lei solo perché intitolano i loro manifesti “Per
Onor Del Vero” e non “Ad Onor del Vero”. In queste cose conta più la sostanza
che la letteratura. Se poi dopo tutto questo lavoro i seguaci della Meloni
prendono 150 preferenze alle elezioni (come qualche commentatore ha fatto
notare) certamente non è colpa loro, ma
di chi da sempre preferisce il voto nepotistico e clientelare a quello di
opinione e di chi continua a credere
alle solite bugiarde promesse.