A distanza di cinque
mesi dall’emissione del bando non è stata ancora aggiudicata la gara. L’Europa
impone che entro il 31 dicembre 2015 i lavori debbano essere terminati,
collaudati e amministrativamente rendicontati, pena la decadenza del
finanziamento. E’ in atto, dunque, un’autentica corsa contro il tempo. Come
andrà a finire?
L’Europa non ammette deroghe: per tutti i lavori finanziati con i residui
Por 2007-2013, se la spesa non sarà rendicontata entro il 31 dicembre 2015, i
fondi andranno persi. A Calvizzano è facile che si possa verificare una
situazione del genere. Parliamo dei lavori di completamento del Palazzetto
dello sport di via Caduti di Superga: siamo a metà maggio e la gara d’appalto è
ancora in itinere. A distanza di oltre tre
mesi dalla prima riunione della commissione esaminatrice (composta dai capi
ufficio Tammaro, Mauriello, Sabatino) ancora non si conosce il nome
dell’impresa vincitrice. Il 19 febbraio, infatti, furono aperte le prime delle
tre buste consegnate da ogni singola impresa partecipante; adesso bisognerà
aprire gli ultimi plichi, quelli dell’offerta economica. Se tutto dovesse
filare liscio, dunque, i lavori inizierebbero verso la metà di giugno. Come si
fa a terminarli entro dicembre, visto che i cronoprogrammi delle ditte
partecipanti alla gara prevedono un tempo medio di durata dei lavori variabile
dai 150 ai 180 giorni lavorativi? Se si va di questo passo, quello che avevamo
percepito come rischio potrebbe diventare una pericolosa certezza. Entro il 31
dicembre 2015, infatti, non basta che i lavori previsti siano messi a gara, ma
terminati, collaudati e amministrativamente rendicontati. In queste condizioni
l’impresa vincitrice, temendo che possa venir meno la certezza dei pagamenti, accetterà
di firmare il contratto? Cosa succederà? Staremo a vedere. Ricordiamo che il disciplinare di gara fu
pubblicato sul sito istituzionale il giorno della vigilia di Natale: il termine
della ricezione delle domande fu fissato al 6 febbraio 2015 e l’apertura delle
buste al 9 febbraio. La prima busta, quella contenete la parte amministrativa,
è stata già aperta insieme a quella comprendente la parte progettuale. Adesso,
si aspetta l’apertura della terza busta, quella contenente la proposta
economica. Quando avverrà? Al primo screening sono state escluse 2 ditte su 9,
tra cui l’Idro-Tech (l’impresa che gestisce il servizio idrico in città),
perché avrebbe inserito il cronoprogramma dei lavori nella busta dell’offerta
tecnica. Abbiamo usato il condizionale perché a distanza di oltre tre mesi
dalla prima operazione di gara, ancora non sono stati pubblicati sul sito
istituzionale i nomi delle ditte partecipanti e di quelle escluse. Cosa, a
nostra avviso, intollerabile. E pensare che nella commissione giudicatrice
della gara d’appalto figura anche la dottoressa Margherita Mauriello, tra
l’altro responsabile della Trasparenza.
Sequino propone di
nominare responsabile della Trasparenza il comandante dei vigili urbani
Sui ritardi della gara d’appalto del Palazzetto dello Sport, ma soprattutto
sulla questione trasparenza, interviene il consigliere di minoranza Biagio
Sequino.
“In questo Comune – dice - ormai la
trasparenza è sempre più una sorta di optional, nonostante le mie continue missive
inviate in Prefettura. E questo è il tanto decantato “cambiamento di rotta”
sbandierato in campagna elettorale e ripetuto a ogni occasione pubblica dall’attuale
sindaco? Se Salatiello vuole veramente
dare un segnale in questo senso, nomini responsabile della Trasparenza il
comandante dei vigili Vitantonio Marchesano. Se lo facesse, allora sì che
darebbe veramente un forte segnale di discontinuità rispetto al passato”.