Questa settimana
iniziamo una serie di articoli aventi ad oggetto il progetto di Piano
Urbanistico portato quasi a compimento dall’Amministrazione Granata. Visto che
le promesse di Salatiello, almeno fino a oggi si sono rivelate un bluff,
approfondiamo il contenuto del PUC targato Granata, cominciando dal tema della
viabilità. E sul punto possiamo dire che se fosse giunto a termine l’iter del
nuovo strumento urbanistico, si sarebbero risolti gran parte degli endemici
problemi di intasamento veicolare cittadino
Via Campania |
Avendo
avuto la possibilità di visionare le tavole del
Puc formato sotto l’Amministrazione
Granata, ed essendoci avvalsi della consulenza di un tecnico di provata
esperienza e profondo conoscitore del nostro territorio, abbiamo ritenuto
opportuno analizzarlo nei dettagli e descriverlo a step per far comprendere ai
nostri lettori la portata e i benefici
che avrebbe apportato alla città se fosse diventato operativo.
Partiamo dalla viabilità. Innanzitutto, sarebbe diventata pubblica via Campania,
una strada privata larga circa 8
metri che sbuca da un lato su via Baracca e dall’altro
su via Ferruccio Parri (la via che costeggia sia il palazzo famoso per il
ripetitore telefonico, denominato cooperativa “Sole 75” ) che l’area dove dovrà
sorgere la nuova villa comunale. Insomma, sarebbe nato il nuovo asse stradale
via Pietro Nenni- via Parri- via Campania- che non solo avrebbe facilitato
l’accesso delle auto, in particolare di quelle provenienti dalla zona delle
cooperative, su via Baracca e, quindi, in direzione Napoli, ma avrebbe
contribuito anche a decongestionare buona parte del traffico locale. Attualmente
la strada è ancora privata ed è sbarrata da un grosso cancello elettrico.
Rimanendo in zona, erano state
previste ben tre strade di
collegamento tra la via Peep (strada dove dovrebbe sorgere il mercato rionale
per intenderci) con via Tagliamento in località Marano, con una vera e propria
rivoluzione in termini di facilità di collegamento con il territorio di Marano.
Il collegamento tra via Sandro Pertini e via Eduardo De Filippo (ex via
Commone) sarebbe stato assicurato da due strade da realizzare ex novo. Un’altra
strada di circa 6 metri
di larghezza avrebbe collegato via Eduardo De Filippo con via Garibaldi, a
pochi metri dall’incrocio con via Alveo Camaldoli-Via Mazzini e via Martiri di
Kindu. Via Alveo Camaldoli poi sarebbe stata collegata alla strada che
costeggia l’area fiera di Villaricca e il Distretto sanitario, fino ad arrivare
sulla circumvallazione esterna. Infine, il completamento delle opere costruite
in sinergia con il Comune di Villaricca, con la costruzione del ponte
sull’alveo e la costruzione della strada denominata Via Corigliano, avrebbe
consentito il deflusso del traffico veicolare della Santa Maria a Cubito,
tratto Marano- Qualiano, con la
Circumvallazione Esterna , alleggerendo
notevolmente l’afflusso delle auto per il corso di Calvizzano.
Tante altre strade sono state previste nelle zone periferiche di San Pietro
e Santa Rita. Insomma, a ben vedere molta cura è stata dedicata alla viabilità,
con la previsione nel documento di programmazione urbanistica di tutti quegli
assi viari indispensabili al territorio, sui quali abbiamo sempre dibattuto per
il progresso del nostro paese.