Ampliamento attività per lo stoccaggio e il trattamento dei rifiuti pericolosi a rischio infettivo, Ecologica sud presenta in Regione l’istanza di valutazione di impatto ambientale
Prosegue l’iter di ampliamento delle attività di
gestione di un impianto di “stoccaggio e trattamento di rifiuti pericolosi a
rischio infettivo” sito a Calvizzano in viale della Resistenza. Il titolare dell’azienda
con sede legale a Marano, Bruno Cesaro, con una missiva protocollata il 22
aprile scorso ha comunicato al Comune di aver presentato al settore Ambiente
della Regione l’istanza di VIA, acronimo che sta per Valutazione di Impatto Ambientale,
obbligatoria per gli impianti di smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi. Ma
di cosa si tratta?
Cos’è
la Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale?
La Valutazione di Impatto Ambientale ha lo scopo di accertare preventivamente la compatibilità ambientale di progetti di opere/interventi pubblici e privati attraverso la valutazione degli effetti diretti ed indiretti sull’uomo, sulla fauna, sulla flora, sul suolo, sulle acque, sull’aria, sul clima, sul paesaggio, sui beni materiali e sul patrimonio culturale ed ambientale e sull’interazione tra detti fattori; individuare e valutare le possibili alternative, compresa l’alternativa zero, ossia quella di non realizzazione del progetto; stabilire le condizioni per la realizzazione e l’esercizio delle opere e degli impianti indicando le misure per la minimizzazione o eliminazione degli impatti relativi.
La Valutazione di Impatto Ambientale ha lo scopo di accertare preventivamente la compatibilità ambientale di progetti di opere/interventi pubblici e privati attraverso la valutazione degli effetti diretti ed indiretti sull’uomo, sulla fauna, sulla flora, sul suolo, sulle acque, sull’aria, sul clima, sul paesaggio, sui beni materiali e sul patrimonio culturale ed ambientale e sull’interazione tra detti fattori; individuare e valutare le possibili alternative, compresa l’alternativa zero, ossia quella di non realizzazione del progetto; stabilire le condizioni per la realizzazione e l’esercizio delle opere e degli impianti indicando le misure per la minimizzazione o eliminazione degli impatti relativi.
Come
si svolge la procedura di VIA?
Il Proponente presenta l’istanza e provvede a darne avviso al pubblico sui quotidiani. La documentazione viene resa disponibile per l’informazione e la partecipazione dei cittadini, presso la Regione Campania - AGC05 Settore 02 Tutela dell’Ambiente – via A.De Gasperi 28, 80134 Napoli, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, nei giorni martedì, mercoledì e venerdì e sulle pagine web della Regione Campania dedicate alle valutazioni ambientali. Chiunque, entro 60 giorni dalla data di deposito, può presentare osservazioni anche fornendo nuovi ed ulteriori elementi conoscitivi e valutativi. L’autorità Competente esprime il giudizio sulla compatibilità ambientale del progetto/intervento attraverso un provvedimento di valutazione di impatto ambientale. Il provvedimento è pubblicato sul B.U.R.C. e sulle pagine web della Regione Campania dedicate alle valutazioni ambientali.
Il Proponente presenta l’istanza e provvede a darne avviso al pubblico sui quotidiani. La documentazione viene resa disponibile per l’informazione e la partecipazione dei cittadini, presso la Regione Campania - AGC05 Settore 02 Tutela dell’Ambiente – via A.De Gasperi 28, 80134 Napoli, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, nei giorni martedì, mercoledì e venerdì e sulle pagine web della Regione Campania dedicate alle valutazioni ambientali. Chiunque, entro 60 giorni dalla data di deposito, può presentare osservazioni anche fornendo nuovi ed ulteriori elementi conoscitivi e valutativi. L’autorità Competente esprime il giudizio sulla compatibilità ambientale del progetto/intervento attraverso un provvedimento di valutazione di impatto ambientale. Il provvedimento è pubblicato sul B.U.R.C. e sulle pagine web della Regione Campania dedicate alle valutazioni ambientali.
Insomma, la procedura di ampliamento delle attività
gestionali starebbe andando avanti: immaginiamo, dunque, che sia arrivato il
via libera da parte dei soggetti istituzionali (tra cui anche il Comune di Calvizzano)
che, il 5 febbraio scorso, si sono seduti intorno al tavolo della Conferenza
dei servizi convocato nella sede regionale della Direzione generale per
l’ambiente.
Quello che non riusciamo a capire è perché
l’amministrazione comunale, su una tematica così importante che riguarda
l’impatto sull’ambiente e sulla popolazione, non informi adeguatamente i
cittadini, attraverso incontri pubblici. Qual è la posizione del Primo
cittadino in merito alla questione ampliamento? Dove sono finiti i paladini
dell’ambiente? E la Commissione ambientale speciale, che in questo particolare
momento potrebbe svolgere un ruolo fondamentale sia come controllo sia come
punto informativo, che fine ha fatto? Egregio signor Gabriele Granato
(presidente della commissione) vuole far sapere alla città perché finora non ha
mai convocato alcuna riunione? Ha voglia di proseguire nel suo ruolo? Ha avuto
degli impedimenti? Chiarisca i dubbi di tantissime persone che chiedono lumi
sulla Commissione da lei presieduta, altrimenti si dimetta.
Se la maggioranza sta zitta, per la
minoranza solo Sequino interviene per esternare il suo parere
Per l’opposizione, invece, solo Biagio Sequino ha il coraggio di parlare.
“In merito alla variante – dice - sono successe cose strane. Ne dovevamo discutere con un tecnico in Commissione
consiliare per l’Ambiente, presieduta da Flora Del Prete, ma l’esperto non si è
mai presentato alle riunioni per fornirci spiegazioni. Tengo a sottolineare la poca
trasparenza di quest’amministrazione di fronte a problematiche scottanti che
riguardano l’ambiente. Forse si vogliono difendere gli interessi di alcune
lobby molto influenti da queste parti? Bisogna, a mio parere, coinvolgere a
tutti i costi anche la Commissione ambientale speciale, quella presieduta dal
giovane Granato, poiché con i rifiuti speciali, trattati a poche centinaia di
metri da scuole e centri abitati, non si scherza”.
E gli altri dell’opposizione, tra cui l’ex sindaco
Pirozzi che ha sempre dimostrato una spiccata sensibilità sulle tematiche
ambientali, cosa stanno facendo? Insomma, perché tutto questo silenzio? Al di
là dell’impianto di stoccaggio, si aspetta che qualche altra società di
telefonia inoltrerà richiesta di installazione di un ennesimo ripetitore?
L’ultima quesito è rivolto ai consiglieri comunali
di maggioranza Vincenzo Trinchillo, Antonio Di Marino e Giuseppe Santopaolo,
nonché membri della Commissione speciale ambientale. Il motivo. I primi due
abitano in una zona circondata da ripetitori e nelle vicinanze della Sar
Frigor, l’azienda di via Eduardo De Filippo sul cui attico potrebbe ancora
essere installato un ennesimo ripetitore, mentre i genitori di Santopaolo sono
proprietari di una scuola paritaria ubicata a pochi metri in linea d’aria dalla
Sar Frigor. Domanda. Vi siete accertati se nelle pieghe del bilancio di
previsione 2015 c’è un capitolo che contempli una somma da destinare alla redazione del piano di distribuzione
delle antenne e all’installazione sul
territorio delle centraline misuratrici del grado di inquinamento
elettromagnetico?