Si spendono soldi senza badare al risparmio per la
fascia tricolore del sindaco (363 euro) e per la fascia del presidente del
consiglio comunale (circa 270 euro) con ricamo a mano e filato oro e non si
trovano pochi spiccioli per sostituire la bandiera strappata sul Monumento ai
caduti?
Avrà probabilmente ragionato in questo modo il
signore che, da diverso tempo, ci scrive e che, con giusta ragione, non riesce
a digerire lo stato pietoso in cui versa la bandiera tricolore.
“E’ ormai lacerata da diverso tempo – scrive il
nostro lettore – e voglio mentirmi credendo che sia per le intemperie del
tempo, dato che da alcune foto scattate l’estate scorsa in Piazza Umberto I° si
può osservare la nostra bandiera ancora integra. Però, vedendo una bandiera del
Regno delle due Sicilie mostrata da un balcone nelle immediate vicinanze della
piazza, mi rendo conto di tante cose, ma spero di sbagliare. Invito chiunque a
consultare l’articolo 292 del codice penale, ma, a quanto pare, in pochi conoscono
il vero significato e valori di certi emblemi dello Stato. Mi stupisce anche
come nessuno abbia ancora provveduto alla sostituzione della bandiera, ma ancor
più mi meraviglia che nessuno se ne sia
accorto prima d’ora”.
Condividiamo in toto quanto affermato dal nostro
lettore e ci associamo alla sua giusta battaglia, anche se siamo convinti che lo
stato pietoso del tricolore sia dovuto unicamente al vento e alla pioggia e non
va associato al fatto che qualcuno l’abbia oltraggiata. Tra l’altro, la
bandiera del regno delle Due Sicilie campeggia sul balcone della sede
dell’associazione Neoborbonica che è presieduta dal Maresciallo Lorenzo Grasso
(consigliere comunale di maggioranza), considerato da tutti come persona seria
e moderata.