La strada sbarrata è la cartina al tornasole di una
situazione paradossale, dove giustizia lumaca, amministrazioni inefficienti e
politica inefficace la fanno da padroni
Fu chiusa all’inizio del 2009, poiché sopraggiunse
l’esigenza di transennare due palazzi lesionati ubicati alla fine di via Ritiro.
Essendo la strada stretta, le transenne occuparono l’intera carreggiata. Nel
contempo, fu intimato ai proprietari di eliminare le lesioni, poiché potevano
costituire un pericolo sia per l’incolumità degli abitanti dei due stabili che
per i cittadini che percorrevano quotidianamente quella strada. I proprietari,
però, fecero presente al Comune che per intervenire bisognava prima eliminare le
copiose perdite (quella idrica e quella fognaria) provenienti dal sottosuolo, perché i liquami, infiltrandosi negli stabili
transennati, mettevano a rischio le loro fondamenta.
«Abbiamo chiamato in causa la Regione – affermò a febbraio 2010 al nostro blog l’ex sindaco Granata – poiché la fogna è di competenza regionale e l’abbiamo anche più volte sollecitata per l’inizio dei lavori, per i quali occorrono circa 200mila euro. Noi, come Comune, abbiamo già speso più di 10mila euro, facendo intervenire una ditta specializzata nei sondaggi e nei carotaggi del terreno sottostante. Soldi che ci faremo restituire dalla Regione poiché la chiameremo in causa. Voglio aggiungere che questo problema va avanti da più di 4-5 anni: il proprietario di uno dei due stabili ha pure denunciato l’amministrazione dell’epoca e la causa è tuttora in corso davanti al giudice monocratico di Marano».
«Abbiamo chiamato in causa la Regione – affermò a febbraio 2010 al nostro blog l’ex sindaco Granata – poiché la fogna è di competenza regionale e l’abbiamo anche più volte sollecitata per l’inizio dei lavori, per i quali occorrono circa 200mila euro. Noi, come Comune, abbiamo già speso più di 10mila euro, facendo intervenire una ditta specializzata nei sondaggi e nei carotaggi del terreno sottostante. Soldi che ci faremo restituire dalla Regione poiché la chiameremo in causa. Voglio aggiungere che questo problema va avanti da più di 4-5 anni: il proprietario di uno dei due stabili ha pure denunciato l’amministrazione dell’epoca e la causa è tuttora in corso davanti al giudice monocratico di Marano».
Infatti, la causa come
ci ha riferito il proprietario di uno dei due stabili è ancora in corso, solo
che è stata spostata presso il tribunale Napoli Nord di Aversa. Nel frattempo
le perdite sono state eliminate, ma le crepe, però, restano e l’importante
arteria cittadina è ancora chiusa con gravi ripercussioni sul traffico
cittadino. Ma il Comune si è fatto restituire i soldi dalla Regione? E
l’attuale amministrazione cosa sta facendo per fare in modo che questa strada venga
riaperta alla circolazione?