Dopo anni di sperperi, finalmente trovata la soluzione per ridurre ai minimi termini la spesa per l’invio delle bollette dell’immondizia

Le operazioni di imbustamento e spedizione degli avvisi di pagamento della tassa sui rifiuti solidi urbani (acconto e saldo), nel triennio 2012-2014, sono costate alla collettività circa 80mila euro: una cifra pazzesca per un piccolo Comune come Calvizzano che annovera tra i propri contribuenti circa  4500 nuclei familiari. Grazie anche al nostro suggerimento e al lavoro del consigliere di minoranza Biagio Sequino, finalmente è stata trovata,  per questo tipo di servizio, la soluzione per abbattere notevolmente i costi     

Se il consigliere di opposizione, Biagio Sequino, non avesse aperto il dibattito sulla postalizzazione della Tari (il nuovo nome della tassa sulla spazzatura), probabilmente il Comune avrebbe speso altri 15mila611,12 euro per far fronte al servizio di imbustamento e spedizione degli avvisi di pagamento del saldo tassa NU (le bollette stanno arrivando in questi giorni nelle case dei contribuenti) . Cioè la stessa cifra impegnata nel mese di giugno scorso per l’invio degli acconti Tari. Sequino, infatti, presentò un emendamento al Bilancio di previsione, attraverso il quale  chiedeva al Consiglio comunale di votare la sua proposta di abbassamento di un quarto di punto percentuale dell’addizionale irpef, recuperando una parte delle minore entrate proprio dalle spese di postalizzazione della Tari.
“ Da una ricerca di mercato da me effettuata – affermò  Sequino – ho potuto constatare che il servizio di imbustamento e spedizione delle bollette Tari, è possibile effettuarlo a un prezzo di gran lunga inferiore ai circa 3,39 euro (iva inclusa) a plico, richiesto dall’agenzia di poste private “Centro Poste Italia” di Giuseppe D’Errico. A Marano, per fare un esempio, la prestazione è costata  0,85 euro iva inclusa  a busta inviata”.
Ebbene, probabilmente anche sulla scorta dei suggerimenti, la soluzione per risparmiare è stata trovata dal sindaco e da qualche funzionario lungimirante ed è anche ottima. I nuovi costi, infatti, a cui va incontro il Comune per la spedizione delle bollette Tari (saldo) sono estremamente irrisori e non gravano più sulla collettività. Cosa si è pensato di fare? Di utilizzare una parte dei soldi del Fondo di produttività (regolamentato per legge e alimentato da risorse del bilancio) il cui scopo è anche quello di incentivare il miglioramento dei servizi. Per il settore finanziario è stato messo a punto un progetto obiettivo, per il quale sono stati stanziati 17mila683,70 euro, di cui il 25% (4.420 euro circa) serve per remunerare i tre dipendenti (Agostino Di Leva, Vincenzo Passero, Giuseppe Caiazzo) ai quali è stato assegnato il compito degli accertamenti, delle verifiche e della consegna degli avvisi di pagamento del saldo Tari. Insomma, questa soluzione, se fosse stata adottata anche negli anni addietro, avrebbe fatto risparmiare al Comune fior di quattrini che potevano essere utilizzati per erogare altri tipi di servizio alla collettività. Nel 2012, addirittura si optò per la notifica delle bollette: il servizio sia per gli acconti che per il saldo Tarsu (così si chiamava la tassa sull’immondizia) più la rendicontazione fu affidato alla GE. SE.T. Italia S.p.A. (la società che gestisce anche il servizio di tesoreria del Comune) e costò al Comune 36mila268,54 euro (7 euro più iva a cartella , per l’acquisizione dei files, conversione, rendicontazione e spese di notifica). Nonostante, tutto non ci sarebbe stato un grosso recupero dell’evasione fiscale. Nel 2013, invece, si abbandonò il criterio della notifica e si optò per la spedizione degli avvisi di pagamento (d’altronde la notifica pare sia prevista nel secondo step, cioè dopo l’invio  degli avvisi di pagamento bonari e a coloro che non regolarizzano il loro debito). Il servizio, compreso la contabilizzazione e la rendicontazione (sia per l’acconto che per il saldo) fu affidato all’Interdata (la società che cura anche la manutenzione dei sistemi informatici del Comune) e costò 27mila282 euro ( 3 euro iva compresa a cartella) . Quest’anno si stava ripetendo lo stesso andazzo degli anni passati. Il servizio di spedizione, contabilizzazione dell’acconto Tari è stato affidato al Centro Poste Italia di Giuseppe D’Errico ed è costato 15mila611,12 euro. Per il saldo Tari, invece, è stata trovata la soluzione per abbattere notevolmente i costi, come auspicato da molti. Forse è stato fatto in tempo per evitare eventuali rogne? Non ci resta che aggiungere: quando la politica funziona i risultati tangibili ci sono, eccome.     


    

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