spogliatoi ristrutturati
Fa discutere la risposta sui famigerati campi da
tennis, fornita dal sindaco Salatiello al redattore del periodico giuglianese “Abbiabbè”, Ciro Di
Pietro che, neanche a farlo apposta, abita in un palazzo adiacente alla
struttura sportiva. Durante la lunga intervista, è stato chiesto al sindaco di
chiarire come è nato il progetto. Ecco la risposta: “Erano soldi regionali destinati all’edilizia sportiva. Ma mi lasci dire
una cosa a questo proposito. Vicino ai campi da tennis c’è uno stabile. Stiamo ristrutturando
anch’esso. Inizialmente era stato pensato come spogliatoio, ma io ho in mente
di farlo diventare la sede dei vigili urbani. Come lei saprà la sede dei vigili
urbani è situata in una struttura privata. Il Comune paga l’affitto per quella
struttura. Facendo così si risparmierebbero dei soldi. Ed inoltre, mettendo lì
la sede, i vigili potranno anche fare un po’ da “tutori” dei campetti”.
Dobbiamo solo chiedere alla Regione il permesso di farlo. Vede, quei soldi
erano vincolati a strutture sportive. La caserma non lo è, quindi bisogna prima
chiedere. Speriamo in una risposta positiva della Regione”.
Ma a poche ore da questa dichiarazione è già
scoppiata la polemica.
“Ho letto pure io l’intervista che, tra l’altro circola anche su facebook – afferma la renziana Angela De Vito, consigliere comunale di minoranza- : trovo assurda la risposta del sindaco. A parte il fatto che i vigili, negli ultimi tempi, pare stiano diventando una sorta di pacco postale e non lo meritano poiché, nonostante siano in pochi, fanno più del loro dovere, destinarli in una struttura nata come spogliatoio significa mortificare la loro professionalità e la loro dignità di lavoratori. Speriamo, dunque, che ciò non accada”.
Non è la prima volta
che la De Vito si schiera dalla parte dei poliziotti municipali: lo fece anche
in occasione del trasferimento del
Comando di Polizia municipale dalla sede del piano terra del palazzo municipale
nei locali ex presidio sanitario di via Aldo Moro, ubicati nelle immediate
adiacenze della stazione dei
Carabinieri.
“Si tratta di una decisione politico-amministrativa – dichiarò al nostro blog – che non condivido affatto, per motivi sia logistici che economici. Sul piano logistico, perché sguarnisce una grande fascia della Città di qualsiasi presidio di pubblica sicurezza: gli abitanti del Centro storico, infatti, verrebbero penalizzati dalla mancanza di un punto di riferimento in caso di necessità.
“Si tratta di una decisione politico-amministrativa – dichiarò al nostro blog – che non condivido affatto, per motivi sia logistici che economici. Sul piano logistico, perché sguarnisce una grande fascia della Città di qualsiasi presidio di pubblica sicurezza: gli abitanti del Centro storico, infatti, verrebbero penalizzati dalla mancanza di un punto di riferimento in caso di necessità.