Quest’anno
sono stati già spesi circa 43 mila euro
sia per la rimozione di materiale speciale rinvenuto sulle strade cittadine che
per la messa in sicurezza delle strutture sportive abbandonate e prese di mira
da teppisti senza scrupoli. Cosa fare? Affrettarsi a installare le telecamere
Campo sportivo: con il cancello aperto, chiunque può entrare indisturbato
“Mentre il medico studia, l’ammalato muore”: questo
vecchio proverbio napoletano sembra calzare a pennello ai nostri
amministratori, in particolare a quelli del Comune di Qualiano. Cosa c’entra
Qualiano con Calvizzano? Qualiano è il comune capofila (al quale si è associato
anche Calvizzano) che ha presentato alla Regione il progetto sicurezza, che
rientra tra le iniziative a favore dei Comuni che gravitano nell’orbita della
cosiddetta Terra dei Fuochi, per ottenere un cospicuo finanziamento. Progetto
che è stato finanziato al cento per cento della somma richiesta (499mila346,53 euro, una delle più alte)
e che prevede l’installazione di un certo numero di telecamere su entrambi i
territori. In pratica, si tratta di “occhi aggiuntivi” che dovranno fungere da
deterrente per coloro che continuano a
sversare rifiuti e a vandalizzare opere pubbliche. A Calvizzano, infatti, oltre
alle telecamere in piazza (riguardano il progetto intercomunale Alfa, con
centrale operativa nella sede del comando dei vigili urbani di Giugliano) e a
quelle nell’istituto Polo, ce ne sono altre due fatte installare recentemente dal Comune (precisamente
in Via Vittorio Emanuele e via Pietro Nenni, il cui lavoro è stato effettuato
dalla ditta In Soft di viale della Repubblica in Calvizzano, a un costo di 4.087 euro comprensivo di iva). Ebbene,
il finanziamento del progetto sicurezza, nell’ambito della Terra dei fuochi, è
stato ufficializzato a maggio scorso, ma il Comune di Qualiano, da quello che
ci risulta, ancora non avrebbe stilato il cronoprogramma (schema che prevede
precise scadenze delle varie fasi di lavorazione: progetto preliminare, progetto
definitivo, gara d’appalto, eccetera ). E i nostri amministratori cosa fanno? Stanno
a guardare? Perché non fanno sentire la loro voce, per sollecitare amministratori e tecnici del Comune di Qualiano ad accelerare i tempi?
A Qualiano, infatti, spetta seguire l’intero
iter burocratico-amministrativo del procedimento, essendo il Comune capofila. Intanto,
vandali e incivili continuano a sversare materiale di ogni genere e a deturpare
il patrimonio pubblico. Ecco i soldi spesi quest’anno dal nostro Comune per il
prelievo, trasporto e smaltimento di diverso materiale (inerti, guaina
bituminosa, materiale contenente
amianto, materiale ferroso, rifiuti combusti, eccetera) più o meno nelle solite
strade (via Benedetto Croce, altezza ex Masseria Furoli, via Otto Marzo, Via
Eduardo De Filippo, altezza via Di Vittorio, ingresso isola ecologica, Via
Vittorio Emanuele, Strada adiacente Alveo Camaldoli, via Aldo Moro, altezza
parcheggio comunale di via Molino, via San Pietro) ma con tempistica diversa: 8mila133euro; 4mila514 euro; 3mila660euro;
6mila893 euro, per un totale di
circa 23mila200 euro. Lavori tutti
affidati alla ditta Perna Ecologica s.r.l, con sede a Marigliano. La stessa
ditta ha curato pure (ma questo non ha niente a che vedere con i vandali) il
prelievo, il trasporto e lo smaltimento di terra rossa (dei campi da tennis),
guaina e inerti, per un impegno spesa di 7mila137euro.
Altri 12mila euro furono spesi
l’anno scorso sempre per il prelievo, trasporto smaltimento di rifiuti speciali
e analisi del materiale combusto: il servizio fu curato dalla ditta “Ecologica
sud” di Bruno Cesaro.
Ma non è finita qui: per prevenire altri atti
vandalici alle strutture sportive, è stato messo in sicurezza il Palazzetto
dello Sport, attraverso la chiusura dei vani di accesso, inoltre è stato messo
in sicurezza e pulito il campo sportivo Italia. Per la chiusura dei vani del
Palazzetto dello Sport sono stati liquidati 881,71 euro più iva alla ditta Appalti e Services, con sede legale
in via Asmara a Roma, mentre per i lavori di messa in sicurezza e pulizia sia
del Palazzetto che del campo sportivo è stata bandita una procedura negoziata
vinta dalla DI.GI. one s.r.l. di Isernia
per l’importo di 15mila.061,74euro
al netto del ribasso offerto del 4% (pari a 627,57 euro) oltre 2mila euro per lo smaltimento dei
materiali di risulta e iva.