“Nel nome del Padre”, il film che si ispira alla vita e al lavoro dell’imprenditore di origini calvizzanesi Giuseppe Trinchillo

Recentemente è stata girata una scena anche nella bella chiesa di San Giacomo Apostolo di Calvizzano


Nel nome del Padre, il film del giovane regista napoletano Gabri Gargiulo, prodotto dall’imprenditore giuglianese Vincenzo Ferraro, uscirà nel 2015 e potrà essere visto in TV o nelle sale cinematografiche (dipende da chi comprerà i diritti).  Parla di Diego, un ragazzo di 11 anni che viene adescato dalla camorra. Nella sua crescita, Diego man mano si rende conto che non era questo il tipo di vita che voleva. Non sa nemmeno lui perché è finito in questo circuito infernale. Diego entra in carcere e subito dopo conosce Giuseppe Trinchillo, un imprenditore dell’area Nord-ovest di Napoli, che si occupa del recupero dei minori a rischio. Trinchillo dà una mano a Diego a uscire dalla brutta situazione in cui si è trovato. Ma chi è Giuseppe Trinchillo, conosciuto da molti con il soprannome di “Peppe Trincar” (il nome dell’azienda di autodemolizioni di cui è proprietario)?  E’ un imprenditore di 53 anni, sposato, una figlia: è considerato un mecenate dell’area a nord di Napoli. Originario di Calvizzano, è andato ad abitare a Villaricca, ma è rimasto molto attaccato alla sua città. E’ conosciutissimo anche a Qualiano, dove, in collaborazione con l’amministrazione comunale, ha organizzato e sponsorizzato diverse manifestazioni culturali, artistiche e ambientalistiche. E’ anche promotore di diversi raduni, concorsi e sfilate di auto d’epoca, essendo un grosso appassionato di questo settore. Nella sua impresa lavorano 26 persone di cui circa la metà strappate dalla strada. «Noi tutti - dice - conosciamo le enormi difficoltà con cui ogni giorno siamo costretti a confrontarci: il degrado è sempre più evidente. La devianza minorile è un fenomeno fin troppo diffuso, e mi rendo conto che pochi si impegnano in prima persona per migliorare la situazione».
Da tempo, Trinchillo sta portando avanti il progetto Napoli nord, da lui ideato, che si prefigge attraverso lo sport, come reale alternativa alla strada, di strappare tanti giovani alla droga e alla delinquenza.
«Per fare questo – aggiunge - è necessaria la collaborazione di tutti gli attori della società in cui viviamo. Alle scuole chiedo di essere centro nevralgico delle attività sportive, palestre di vita dove si possa insegnare la cultura del rispetto, dell’impegno, della vittoria e della sconfitta. Alle amministrazioni chiedo di migliorare la fruibilità delle strutture sportive già presenti sul territorio, e di impegnarsi affinchè queste possano aumentare sempre più nel numero. Alle associazioni sportive, infine, chiedo di aprirsi senza remore anche alla classe meno abbiente, spesso formata da giovani ricchi di voglia di fare, di talento, ma frenati dalle difficoltà economiche della propria famiglia: è proprio tra loro, che vorrei insieme a voi ricercare i campioni di domani».
E il ruolo di Trinchillo?
« Il mio ruolo – continua – è quello di sostenitore, coordinatore, punto di riferimento, attraverso una sponsorizzazione articolata a tutto tondo: da quella diretta, classica - con l’aiuto economico relativo al materiale da gioco, ai trofei, all’abbigliamento - a quella mediatica, attraverso una forte visibilità mediante il mio ufficio stampa».
Trinchillo attualmente sponsorizza sia una squadra femminile di Volley, sia alcune squadre di calcio e calcetto locali e parrocchiali, inoltre dà una mano a tutti quelli che intendono fare sport senza fine di lucro. Ogni anno organizza il Trincarfestival, una voce per Napoli nord. « Puntiamo anche sulla passione per la musica – conclude – per promuovere il territorio e combattere il rischio devianza. Questa non è solo terra di camorra e immondizia, ma è anche la terra della musica: ci sono tanti talenti a cui va data la possibilità di esternare le loro potenzialità; e poi il riscatto avviene anche attraverso la musica, quando si presentano le opportunità». Trinchillo si è impegnato anche a dare una mano al campione olimpico di judo, Pino Maddaloni, per non fargli chiudere la sua palestra degli scugnizzi a Scampia, rimasta senza fondi e abbandonato dalle istituzioni.

Ecco un filmato da non perdere nel quale si comprende chiaramente qual è il ruolo di Trinchillo nel sociale e la sua grande passione civile 

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