E’ avellinese il nuovo responsabile dell’Ufficio Tributi

Ha preso servizio in questi giorni il nuovo responsabile dell’Ufficio Tributi, vincitore della selezione pubblica avviata dal Comune nei mesi scorsi. Si chiama Vittorio Marino, vive ad Avellino, sposato, due figli, come si legge sul suo profilo facebook: è laureato in Economia e Commercio, è stato Dirigente del Comune di Altavilla Irpina e ha avuto esperienze in altri enti, prevalentemente in materia di tributi locali. Una nota di colore che non ha nulla a che vedere con le tasse: è un super tifoso della Juve, tant’è che vicino alla chiavetta d’accesso al computer che gli è stato dato in dotazione ha applicato un piccolo gagliardetto bianconero. Marino, inquadrato come istruttore direttivo contabile, categoria D, presterà la sua opera per 18 ore settimanali, per un anno. L’incarico potrebbe essergli rinnovato,  dal momento che la graduatoria rimarrà efficace per tre anni. Chiaramente tutto dipenderà anche dai risultati raggiunti, visto che a Calvizzano c’è un’alta percentuale di evasori ed elusori. Marino è’ risultato vincitore della selezione pubblica, per titoli e colloquio, alla quale hanno partecipato altri 4 concorrenti che, però, non sono stati ammessi agli orali, perché, come ci è stato riferito, non avevano i titoli previsti dal bando. La Commissione esaminatrice era composta dal responsabile dell’Ufficio Finanziario, rag. Salvatore Sabatino (presidente), dalla responsabile dell’Ufficio Servizi sociali, dottoressa Angela Cacciapuoti e dal revisore dei Conti del Comune di Calvizzano, Filomena Lazazzera. Commissione che non è costata un euro al Comune, poiché i due dipendenti hanno svolto il lavoro senza percepire alcun compenso aggiuntivo allo stipendio, ma anche la dottoressa Lazazzera, nonostante abiti ad Avellino, ha svolto il suo compito a titolo gratuito. Alla graduatoria di merito finale è stato ammesso solo Vittorio Marino che ha ottenuto un punteggio di cento/centesimi (75 centesimi per i titoli e 25 centesimi al colloquio orale).
                              Intanto, del vecchio concorso a vigile non se ne parla più
La penuria di vigili urbani dovrebbe essere l’occasione per stimolare l’amministrazione a impegnarsi a riprendere il concorso a vigile urbano, bandito ai tempi di Granata e già arrivato a buon punto. Oppure, a cercare di assumere altri poliziotti municipali, mediante il meccanismo della mobilità. In primis, perché 6 vigili  (compreso il comandante) sono pochi; inoltre, perché alcuni di loro starebbero per raggiungere la soglia per accedere alla pensione. Insomma, se al Comune non si affretteranno a fare subito qualcosa, tra qualche anno il paese rischia di veder dimezzato l’organico di Polizia municipale.            


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