Il presidio di legalità si è trasferito da via
Verdi (zona Cesina) a Piazza Escivà de Balaguer (a fianco la sede centrale del
Comune di Marano). Calvizzano, essendo il più piccolo dei Comuni sottoscrittori
dell’accordo, paga la quota annua più bassa (circa 22mila800 euro) diversamente
da quanto fu stabilito nella vecchia intesa. Al taglio del nastro hanno
partecipato sindaci e amministratori dei 6 Comuni che fanno capo all’Ufficio giudiziario,
magistrati, avvocati e autorità cittadine
Quando Calvizzano si
ritirò dall’accordo di programma stipulato tra i comuni del comprensorio
giuglianese, per mantenere in vita l’ufficio del Giudice di Pace di Marano,
fummo i primi a lanciare la notizia, poi ripresa dagli altri organi di
informazione. Un’intesa che fu
ratificata ad aprile 2013 e sottoscritta da sindaci e rappresentanti
istituzionali dei 7 comuni (Marano, Villaricca, Melito, Qualiano, Giugliano,
Mugnano, Calvizzano) che fanno capo all’importante Ufficio giudiziario. Per
Calvizzano, la firma fu apposta da Anna Annunziata, all’epoca sub commissario
del nostro Comune. La decisione di recedere dal protocollo d’intesa, invece, fu
presa dall’amministrazione Salatiello e
fu convalidata con delibera di giunta n. 16 del 10 settembre 2013. Il motivo? Le scarse risorse economiche dell’Ente, in
virtù della continua riduzione dei trasferimenti erariali, ma principalmente perché la ripartizione economica appariva iniqua
e sproporzionata rispetto alle quote stabilite per altri Comuni. La quota annuale
che spettava a Calvizzano, infatti, era di 35.727
euro, calcolata secondo un criterio che prevedeva, per ogni Comune
aderente, l’esborso di una quota fissa pari alla settima parte del 60% dei
costi, mentre l’altro 40% doveva essere coperto con una quota variabile in base
al numero di abitanti, facendo riferimento alla popolazione residente (12.737
abitanti per Calvizzano) in base all’ultimo censimento. Grazie alla spinta del
Comune di Calvizzano, rappresentato in più occasioni dall’avvocato Fabio
Felaco, delegato dal sindaco, sono cambiate le cose e l’accordo è stato firmato
con modalità diverse rispetto a quello precedente. Calvizzano, infatti, non sborserà più 35.727 euro annui, ma 22mila799 euro (1,79 euro ad abitante,
anziché gli originari 0,90 euro, per sopperire al ritiro di Giugliano). Insomma,
un risparmio di circa 13mila euro all’anno. Aveva ragione dunque Salatiello ad
aver fatto saltare l’accordo. Ricordiamo che il Comune capofila è Marano il cui
sindaco è anche il rappresentante legale. I Comuni, oltre alle risorse
economiche, hanno dovuto assicurare anche le risorse umane. Da Calvizzano è
stato trasferito Luigi Rito, lavoratore
socialmente utile stabilizzato (da settembre scorso a 26 ore settimanali e non
più 12), che era in forza all’Ufficio Tributi del Comune di Calvizzano.