Tasse, autunno amaro per i contribuenti



 Aumentata la tassa sui rifiuti, Tasi al massimo, resta invariata l’IMU. Eliminata la gabella sulla spazzatura dei box auto e delle cantine
Nonostante i costi  del servizio di nettezza urbana e della raccolta differenziata siano rimasti quasi invariati rispetto al 2013, i calvizzanesi  pagheranno una tassa (la cosiddetta Tari)  mediamente superiore  a quella dell’anno scorso. Per un appartamento di 100 metri quadrati, per fare un esempio, abitato da quattro persone, bisognerà versare 351,33 euro nelle casse del Comune, contro i 300 dell’anno scorso. Mentre per la stessa tipologia di appartamento, abitato da 5 persone, la tassa lievita a 360,30 euro. La forbice diventa più ampia se si considera un appartamento di 80 metri quadrati con 4 componenti (333,93, contro i 240 euro dell’anno scorso), mentre  per una casa di 150 metri quadrati con 4 componenti, si paga meno dell’anno scorso (394,83, contro i 450 euro del 2013). Tutto questo perché dal primo gennaio 2014, per il calcolo della tassa sulla spazzatura (composta sia da una quota fissa che da una variabile) si tiene conto sia dei metri quadrati che dei componenti del nucleo familiare (in virtù del principio: “chi inquina di più deve pagare di più”).  E’ vero che nel 2013 i contribuenti hanno dovuto sborsare anche 30 centesimi di euro a metro quadro di tassa aggiuntiva per i cosiddetti servizi indivisibili (manutenzione strade, illuminazione pubblica, eccetera), ma tale somma è servita a rimpinguare le casse dello Stato e non quelle dei Comuni. Oggi questo balzello  è stato incorporato nella Tasi, una delle tre componenti della IUC (l’imposta unica comunale che comprende pure l’Imu e la Tari). Un respiro di sollievo possono tirarlo i possessori di box auto e cantine, poiché, su tali pertinenze (sempreché non siano allacciati alla rete idrica e fognaria comunale, come è scritto al punto 4 del regolamento Tari), la tassa è stata abolita. Su questo punto, dunque, bisogna dare atto all’amministrazione comunale di aver mantenuto l’impegno elettorale, previsto al punto 5  della lista civica “Salatiello per Calvizzano”.  
Per quanto concerne le utenze non domestiche, per alcune categorie commerciali la tassa è rimasta mediamente sui valori dell’anno scorso, mentre per altre utenze (farmacie, case di riposo, eccetera) è notevolmente diminuita. Ma vediamo nel dettaglio a quanto ammonta la tassa per le utenze domestiche. Famiglia con un solo componente: parte fissa 0,37 euro/mq, parte variabile 234,15 euro; famiglia con due componenti: parte fissa 0,77 euro/mq, parte variabile 250,90 euro; famiglia con tre componenti: parte fissa 0,83 euro/mq, parte variabile 259,29 euro; famiglia con 4 componenti: parte fissa 0,87 euro/mq, parte variabile 264,33 euro; famiglia con 5 componenti: parte fissa 0,89 euro/mq, parte variabile 271,30 euro; famiglia con 6 o più componenti: parte fissa 1,07 euro/mq, parte variabile 285,30 euro. Alle cifre sopra riportate va aggiunto il 5% di contributo provinciale .
L’amministrazione, comunque, si ritiene abbastanza soddisfatta del risultato raggiunto.
“Abbiamo mantenuto – ha dichiarato il sindaco in Consiglio comunale – lo stesso trend dell’anno scorso, con qualche leggero aumento. Nonostante tutto, restiamo il Comune del comprensorio giuglianese con la Tari più bassa”. 
Salatiello ha anche sfornato alcuni dati: “Per un appartamento di 100 metri quadrati, in cui vivono 4 persone  – ha detto - a Calvizzano si paga una tassa di circa 351 euro, mentre a Villaricca  se ne pagano 418 di euro, a Qualiano 394,57 euro, a Mugnano 493,63 euro ”.
Il sindaco, poi, ha proferito parole di elogio nei confronti del responsabile Ufficio tributi Salvatore Sabatino, perché è riuscito a stanare circa 400 tra evasori ed elusori della tassa Nu; dell’ex Commissario straordinario, perché in sede di appalto per la raccolta e spazzamento delle strade,  ridusse i costi del 10%; dell’ex amministrazione Granata, per gli ottimi risultati  raggiunti nel campo della differenziata.
 “Dobbiamo ringraziare anche loro – ha aggiunto - se nella nostra città si paga una tassa sulla spazzatura inferiore agli altri comuni del comprensorio”.
“Le bollette Tari – ha replicato Biagio Sequino, intervenendo dai banchi dell’opposizione – potevano essere sicuramente più leggere se fosse stata messa in atto una vera politica  di riduzione dei costi di gestione dell’intero ciclo di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Quest’anno pagheremo circa 315mila euro per lo smaltimento  dell’umido e degli sfalci di potatura: si tratta di una cifra abbastanza considerevole, che potrebbe essere di gran lunga ridotta  se la scelta dell’operatore avvenisse attraverso una gara a evidenza pubblica (aperta a tutti gli operatori, ndr). E’ vero che la prima gara è andata deserta, ma bisogna insistere su questa strada.  Purtroppo, dopo un periodo di affidamento diretto, quando l’umido ci costava circa 160 euro a tonnellate (oggi si è intorno ai 125-130euro), si è andati avanti solo per procedure negoziate (invito perlomeno a 5 operatori, ndr). Noto che, per la prima volta, dai costi generali del servizio di Igiene urbana sono stati defalcati i ricavi ottenuti dalla vendita dei prodotti della differenziata, mentre non si è provveduto a defalcare la cifra che competerebbe al Comune per la tassa della spazzatura, relativa a tutti i locali comunali, compresi quelli ex Ipab di via Ritiro”.
“Nel regolamento Tari – ha replicato il sindaco –  approvato recentemente in Consiglio comunale, è prevista  l’esenzione dal pagamento del tributo, per i locali di culto, quali la Chiesa e quelli  adibiti a compiti istituzionali.  Ma non dimentichiamo che il Comune è la casa del Popolo e mi sembra pure giusto che i cittadini contribuiscano a pagare la tassa sulla spazzatura”.
                 
Tasi al massimo
Con voto unanime della maggioranza e quello contrario degli unici due veri oppositori (Biagio Sequino e Angela De Vito) rimasti, visto che gli altri due (l’ex sindaco Pirozzi e Michele D’Ambra) continuano a disertare l’aula, il consiglio comunale ha stabilito che i proprietari delle prime case, debbano pagare il nuovo tributo Tasi, al 2,5 per mille, cioè l’aliquota massima prevista dalla legge.  Sono state risparmiate le seconde case e gli inquilini, ai quali, stando al regolamento sulla Tasi,  si poteva far pagare il 10% dell’eventuale aliquota deliberata. Mentre per la Tari siamo ai livelli più bassi del comprensorio giuglianese, per la Tasi no: a Marano, infatti,  l’aliquota è del 2,3 per mille, a Qualiano del 2 per mille, a Villaricca addirittura dell’uno per mille. Ricordiamo che la tassa si può pagare in un’unica soluzione (entro il 16 ottobre) oppure in due rate: la prima rata con scadenza 16 ottobre, mentre la seconda entro il 16 dicembre. Non si conoscono ancora le modalità di pagamento.  
“Nonostante il sindaco abbia sempre dichiarato che il nostro è un Comune in buona salute  – ha detto Sequino nel suo intervento – ci siamo ritrovati una tassa con la massima aliquota prevista dalla legge. Adesso, sarebbe quasi automatico aspettarsi il dimezzamento dell’addizionale irpef (attualmente è allo 0,8 per cento), come, tra l’altro, è scritto nel programma elettorale della Lista Salatiello”. 
“Non promettiamo nulla di certo – ha risposto l’assessore alle Finanze, Antonio Ferrillo – ma faremo il possibile per diminuirla.  Vedremo cosa si potrà fare in sede di compilazione del bilancio di previsione 2014”.
Imu, tutto come l’anno scorso
La proposta dell’amministrazione era quella di portare l’Imu sulle seconde case al valore massimo previso dalla legge, cioè il 10,6 per mille, invece, attraverso un emendamento presentato dal sindaco e votato in Consiglio comunale, si è deciso di tenerla ferma al 9,1 per mille, cioè lo stesso valore dell’anno scorso. L’emendamento prevede pure che i minori introiti, verranno finanziati attraverso la riduzione (fino al 31 dicembre 2014) del 10% degli stipendi degli assessori e del sindaco e l’abolizione del gettone di presenza dei consiglieri comunali. Sarà, inoltre, rimodulato il servizio civico comunale.
“Con la riduzione del 10 per cento – ha dichiarato Sequino, rivolgendosi ai consiglieri di maggioranza – non avete fatto altro che equiparare i vostri emolumenti a quelli che già percepivano gli ex sindaci Pirozzi e Granata e gli altri membri delle loro rispettive giunte. Resta il fatto che non appena vi siete insediati, avete pensato subito ad aumentarvi i vostri stipendi del 10%”.
Per Giuseppe Santopaolo della maggioranza, commercialista ed estensore dei tre regolamenti IUC (Tasi, Tari e Imu), invece,  l’amministrazione è sulla strada giusta perché, nonostante il momento congiunturale poco favorevole, sta cercando di tenere quanto più bassa possibile la pressione fiscale.

                                                  Per coloro che vogliono saperne di più
Tari
Il totale dei costi del servizio di Igiene urbana da coprire al cento per cento attraverso la nuova tassa, denominata Tari, è di circa 1milione726mila euro, mentre l’anno scorso era di 1milione696mila euro. Vediamo tutti i costi nel dettaglio. Costi di spazzamento e lavaggio strade: circa 260mila euro; costo per la raccolta e il trasporto della spazzatura: circa 717mila euro; costi trattamenti e smaltimento in discarica, da pagare alla Sapna: circa 350mila euro; costo sacchetti per la differenziata, più quelli previsti per la rimozione dei rifiuti speciali (quelli abbandonati in strada, per intenderci, tra cui il pericoloso amianto): circa 70mila euro; costi per il trattamento dell’umido e del verde: circa 315mila euro; costi generali di gestione (personale comunale: 2 unità): circa 60mila euro. A questi costi vanno sottratti il contributo del MIUR (Ministero Istruzione Universita e ricerca) di circa 5mila euro, per la spazzatura prodotta nelle scuole statali e circa 50mila euro elargiti dal CONAI, per i ricavi della raccolta differenziata.
             
                              Suddivisione dei costi tra utenze domestiche e utenze non domestiche 

I costi di gestione si dividono in fissi e variabili. Quelli fissi ammontano a circa 393mila euro, mentre quelli variabili a circa 1.333mila euro, per un totale di circa 1.726mila euro. Dei 393mila euro, circa 295 mila euro sono stati attribuiti alle utenze domestiche, i restanti 98mila euro circa sono stati spalmati sulle utenze non domestiche (esercizi commerciali, studi privati, eccetera). Del milione333mila euro circa di costi variabili, circa un milione è stato spalmato sulle utenze domestiche, i restanti 323mila euro circa sono stati distribuiti sulle utenze non domestiche.
Tasi
Il gettito complessivo stimato per il 2014 ammonta a circa 450mila euro. Con tale somma, insieme ad altri fondi stanziati in bilancio, per un totale di 721.481 euro, si andrà a finanziare i seguenti servizi indivisibili: manutenzione strade (90 mila euro); servizi cimiteriali (150mila euro); Polizia locale (232mila euro); anagrafe (149.481 euro); manutenzione e consumi pubblica illuminazione (100mila euro)
                                                                     Le nostre opinioni


Biagio Sequino ha svolto bene il ruolo di oppositore, intervenendo in maniera incisiva ed efficace su tutti i punti posti all’ordine del giorno dell’ultimo Consiglio comunale. Ha pure suggerito dei buoni consigli alla maggioranza. Se continua così non può far altro che “crescere” e svolgere in maniera ottimale la funzione di controllo che gli è stata conferita dagli elettori. Speriamo, però, che non cada in alcuna “tentazione”, anche perché potrebbe “bruciarsi” ancor prima di iniziare il suo vero percorso politico-amministrativo. Invece, da Angela De Vito, valida esponente renziana del Pd locale, partito che, a nostro avviso, non le sta garantendo il miglior supporto tecnico-amministrativo, per farla svolgere efficacemente il suo ruolo di oppositrice, ci saremmo aspettati una dura e marcata reazione agli strali lanciati contro Renzi dall’assessore alle Finanze Antonio Ferrillo. Invece, è stata zitta, facendo sì che in difesa dell’attuale  Primo Ministro intervenisse, seppur pacatamente, il consigliere di maggioranza, Giuseppe Santopaolo, da sempre uomo di sinistra, tant’è che, in passato, ha ricoperto anche il ruolo di presidente dell’Arci locale.          

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