Colonia estiva, il Comune si affida a don Ciro

                                            

Il Comune, oltre a un sostanzioso contributo economico, fornirà anche il supporto logistico. Oltre 600 i ragazzi impegnati quotidianamente in attività ludiche, sportive e creative

Questa volta condividiamo in toto l’iniziativa dell’amministrazione di dare una grossa mano alla Parrocchia di don Ciro, per la buona riuscita del progetto “Villaggio di Dio, Estate ragazzi 2014 – Piano terra-“ finalizzato a dare un punto di aggregazione sano a tantissimi bambini, ragazzi e giovani di Calvizzano, in particolare a quelli più disagiati, che d’estate, con la chiusura delle scuole, non saprebbero cosa fare. Tutti coloro che hanno fatto richiesta, con soli 10 euro, oltre a ricevere un cappello e una maglietta, dal lunedì al venerdì, per tutto il mese di luglio, potranno frequentare lo spazio di via Galiero, messo a disposizione dal Comune, per giocare e cimentarsi in tante altre attività, sotto la guida di animatori esperti. Nell’accordo di programma stilato con la Parrocchia, il Comune s’impegna a corrispondere il contributo di 10mila euro; a sorvegliare il villaggio nelle ore diurne di attività e nelle ore notturne; di provvedere alla copertura assicurativa a tutti i partecipanti (ragazzi e operatori); a fornire acqua per il riempimento delle piscine; a mettere a disposizione idonei servizi igienici; a fornire spuntini mattutini e pomeridiani con il servizio mensa. L’istituzione della colonia estiva comunale è uno degli impegni presi da Salatiello in campagna elettorale, ma l’amministrazione, almeno per quest’anno, ha preferito contribuire a potenziare quella già esistente da anni e portata avanti con grande abnegazione dall’instancabile don Ciro. Va bene così, poiché i soldi dati in mano al parroco di Calvizzano sono al sicuro: saranno sicuramente spesi per la collettività e fino all’ultimo centesimo. Il numero di iscritti raggiunto (più di 600) è molto più alto di ogni più rosea previsione: si tratta di un  dato eccezionale che costituisce un vanto per il nostro paese.         

                                                                                      

 

Ecco un articolo datato luglio 2011 apparso sul nostro blog

                                                                                          

Oratorio estivo, 350 ragazzi a lezione di valori 


L’oratorio estivo, a Calvizzano, è ormai diventato una sorta di istituzione, il vanto della nostra città, un qualcosa di cui non si po’ più fare a meno: un appuntamento annuale che ragazzi, mamme e animatori aspettano con esultanza, perché ci si diverte, perché ci si trova in un luogo dove esiste un’osmosi continua di forti emozioni. Un ambiente sano dove tutti i frequentatori, indistintamente dall’età, acquistano un imprinting all’insegna dei valori sociali, civili e religiosi. L’oratorio estivo nasce da un’idea di don Ciro Tufo, responsabile del progetto, che si è circondato di persone valide, tra cui il capo dell’equipe di animazione, formata da 80 volontari, Antonio Botta (coadiuvato da Andrea e Tonia De Fenza), frequentatori della Parrocchia e volontari della Caritas calvizzanese. 350 ragazzi, di età compresa tra i 6 e i 14 anni, ogni giorno, dal lunedì al venerdì, per due settimane (dal 27 giugno al 10 luglio), giocano, ballano, pregano, fanno il bagno in piscina e apprendono, attraverso laboratori specifici, l’arte a trecentossessanta gradi, tra cui anche il teatro e il giornalismo. I bambini dai 6 ai 10 anni si dividono tra la tensostruttura della media Polo e le piscine, dislocate alle spalle della chiesetta di San Pietro, in un appezzamento di terreno, messo a disposizione da un privato. I ragazzi un po’ più grandicelli (dagli 11 ai 14 anni) svolgono le varie attività sia nel cortile della chiesa sia nei locali parrocchiali. Tra gli animatori dei ragazzi, c’è anche l’artista nostrano Pietro Napolano, molto impegnato nel volontariato. Un plauso va sicuramente anche all’amministrazione Granata che ha dato un grosso contributo per la buona riuscita della manifestazione.
Cosa aggiungere? L’abbiamo chiesto a don Ciro Tufo e lui ha semplicemente risposto: “Che Dio benedica tutti”. 


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