Calpestato ogni principio di trasparenza: il sindaco ha impedito di riprendere le operazioni di scelta degli scrutatori. Cosa aveva da nascondere? In ogni caso, la riunione si è svolta all’insegna della normalità, contrariamente a ciò che avvenne l’anno scorso, quando i componenti della commissione elettorale dovettero subire attacchi di tutti i tipi per aver snobbato il sorteggio. Che fine hanno fatto tutti questi pseudo paladini della moralità?
E’ vero che a Calvizzano per fare lo scrutatore
bisogna solo raccomandarsi a qualche politico? Stando a quanto accaduto venerdì
2 maggio presso la stanza del sindaco, dove si è riunita la commissione
elettorale per la nomina dei 40 scrutatori, destinati alle 10 sezioni
elettorali il giorno delle prossime elezioni del parlamento europeo, pare
proprio di sì. Ancora una volta, infatti, si è proceduto alla nomina diretta
degli scrutatori, tranne per i 10 in quota alla consigliera di minoranza Angela
De Vito (componente della commissione elettorale eletta a suo tempo con i voti
della maggioranza) che sono stati sorteggiati. Anche Salatiello aveva proposto
il sorteggio (?), ma non essendoci stata unanimità di intenti con gli altri due
componenti (Giuseppe Santopaolo e Maddalena Trinchillo, consiglieri comunali di
maggioranza) della commissione elettorale, secondo il sindaco Salatiello, che
nel caso specifico fungeva anche da presidente della commissione elettorale, è
prevalso il dettato della legge, vale a dire la nomina diretta degli
scrutatori. Fin qui i fatti. Adesso qualche nostra riflessione. Innanzitutto,
cosa ci facevano seduti intorno al tavolo della commissione i consiglieri
comunali di maggioranza Antonio Ferrillo e Vincenzo Trichillo, dal momento che
non ne avevano diritto? Perché quella postazione gli sarebbe stata consigliata
dal regista di un copione già scritto? Dovevano dimostrare pubblicamente, attraverso i loro interventi, che
all’interno della maggioranza esiste ampia democrazia e che la diversità di
vedute è un valore aggiunto dell’amministrazione Salatiello? Effettivamente,
Salatiello ha dichiarato di essere favorevole al sorteggio, ma lo ha fatto
perché crede veramente in questo metodo o per evitare di tirarsi la zappa sui
piedi? La seconda ipotesi, a nostro avviso, sembrerebbe la più plausibile. L’anno
scorso, infatti, circa un mese prima delle elezioni amministrative, Salatiello,
in corsa per la poltrona di sindaco, comprò uno spazio autogestito presso l’emittente
locale Teleclubitalia, per scagliarsi contro i tre componenti (Ivano Migliaccio,
Michele D’Ambra e Franco Cavallo) della vecchia commissione elettorale, rei,
secondo lui, di essere stati poco trasparenti, perché avevano preferito (contrariamente
a quanto disposto dal Commissario straordinario dell’epoca, Ornella Vosa) nominare
direttamente gli scrutatori e non di sorteggiarli. Un’ultima considerazione. Salatiello,
recentemente, ha dichiarato pubblicamente che ogni qualvolta lui si pone un
obiettivo lo raggiunge sempre (vedi trasferimento vigili urbani in via Aldo
Moro). Tutto ciò lascerebbe pensare, dunque, che il sorteggio degli scrutatori
non era un suo obiettivo? Vuoi vedere che a un politico del suo spessore
sarebbe mancato il modo di convincere gli altri componenti della maggioranza a
optare per il sorteggio? Allora, ci sarebbero tutti i presupposti per pensare che
venerdì scorso, nella stanza del sindaco, sarebbe stata messa in scena l’ennesima
farsa targata Salatiello. In ogni caso, il video sotto riportato (solo dei
preliminari, poiché ci è stato impedito di filmare le operazioni di scelta
degli scrutatori) è sicuramente più eloquente delle nostre parole, per cui ne
consigliamo l’attenta visione.
Guarda il video