A Calvizzano poco più di una famiglia su tre non paga
l’acqua: sarebbero circa 1500 i morosi su un totale di poco più di 4500 utenti,
ai quali vanno aggiunti una settantina
di famiglie che si rifiuterebbero di
stipulare il contratto, nonostante l’Idro-Tech
(la ditta che gestisce il servizio idrico) abbia chiesto più volte l’intervento
della forza pubblica. E’ fallito pure il tentativo di affidarsi all’Alfa
Recupero Crediti, la società di Castel San Giorgio (provincia di Salerno),
vincitrice di un regolare bando pubblico emanato nel 2010 ai tempi di Granata per
stanare le diverse centinaia di evasori. La decisione politico-amministrativa di
affidarsi a una ditta esterna, scaturì, come dichiarò all’epoca al nostro blog
il capo dell’ufficio tributi, Nello Abbate, dal fatto che per i ruoli coattivi,
riferiti agli anni antecedenti al 2007, affidati a Equitalia, entrò nella casse
del Comune solo il 30% dei circa 500mila euro previsti.
Se il trend degli evasori, dunque, dovesse confermarsi
lo stesso degli anni precedenti, il Comune, per le bollette acqua 2013, avrebbe
una perdita di circa 300mila euro, ai quali andrebbero a aggiungersi i circa 248mila
euro di minor incasso rispetto ai 931.587 euro previsti, per aver inviato nelle
case degli utenti bollette con una tariffa inferiore rispetto a quella
determinata durante la gestione commissariale. Bisogna, dunque, affrettarsi a
fare qualcosa per limitare i danni economici, poiché la perdita di circa 548mila
euro in un solo anno, per un Comune di piccole dimensioni come Calvizzano, costituirebbe
un macigno di proporzioni enormi sulla quadratura dei conti. Tutto ciò aggraverebbe
ulteriormente la già critica situazione economico-finanziaria di competenza,
nonostante in cassa, come tiene a ricordare Salatiello, ci siano più di 900
mila euro. Insomma, ci sarebbero tutte le premesse per un eventuale dissesto
finanziario?