Don Ciro Tufo |
Don Giuseppe Tufo |
Fratelli Tufo, gemelli anche nella lotta
Don Giuseppe e don
Ciro Tufo, rispettivamente parroci delle chiese San Francesco D’Assisi di
Villaricca e Santa Maria delle Grazie di Calvizzano, fratelli gemelli, hanno
fatto fronte comune con altri prelati del decanato, per promuovere iniziative
utili contro l’avvelenamento delle nostre terre. Si tratta di due uomini
coraggiosi, alla stessa stregua di tanti altri preti di frontiera. Uomini che
ci palesano quotidianamente cosa significhi amare il prossimo e cosa sia
davvero la chiesa. “Sfidano, per dirla alla Saviano, il potere con umiltà, facendo semplicemente la
scelta giusta senza temerne le conseguenze. Uomini protetti dalle loro
coscienze e da una comunità di fedeli che si aggrappa a loro come ultima
possibilità di vita. Dopo, solo l’abisso”.
Ecco le iniziative che i due parroci
stanno coordinando e che partiranno a breve
1)
Tutte le
domeniche di novembre ci sarà una raccolta di firme per chiedere al Ministero
dell’Interno l’intervento dell’esercito il
cui scopo è quello di far sequestrare tutti i terreni avvelenati della nostra
zona, per impedirne la coltivazione di frutta, verdura e ortaggi.
2)
I ragazzi
dell’azione cattolica calvizzanese stanno elaborando una serie di cartoline sulle
quali, oltre alle foto di tutti gli ammalati di cancro dell’area del decanato
(Marano, Calvizzano, Mugnano e Melito), campeggi la scritta : “Noi stiamo
morendo”. Le seimila cartoline, già pre-indirizzate (al presidente del
Consiglio Letta, al presidente del parlamento europeo, al presidente del Senato
Grasso a al presidente della Camera Boldrini), saranno distribuite in tutte le
parrocchie del decanato, affinché i cittadini provvedano ad affrancare, a
proprie spese, i francobolli e a spedirle.
3)
Il primo
dicembre ci sarà una imponente manifestazione di protesta pacifica. Il corteo
partirà da Calvizzano e, dopo aver attraversato i territori di Villaricca,
Marano e Mugnano, terminerà nello stadio Vallefuoco di Mugnano, dove sarà
celebrata la santa messa, in onore di tutti coloro che sono deceduti per cause
inerenti all’avvelenamento dei nostri territori. All’evento dovrebbe
partecipare anche l’arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe.