Ciro Salatiello, uno dei più esperti
cuochi nazionali, ha scritto un libro che uscirà a dicembre prossimo in tutte
le librerie.
Ciro Salatiello, 44
anni, sposato, due figli, ha l’arte culinaria nel DNA. La passione per la
cucina l’ha sempre avuta fin da piccolo, quando s’incuriosiva nel vedere sua
mamma tra i fornelli, intenta a cucinare il vero e tradizionale ragù napoletano
e altre gustose pietanze tipiche della nostra gastronomia. Per uno come lui
l’approdo naturale non poteva che essere l’Istituto alberghiero. Ciro, infatti,
si è diplomato all’Alberghiero di Formia, dopodiché ha iniziato a girare
l’Italia in lungo e largo per farsi le ossa nei migliori ristoranti. Poi
l’esperienza al Quisisana di Capri. Oggi è capo chef sia al Marina di Castello
Resort (ex Holiday Hir) di Castel Volturno che al Plaza di Caserta. Da 10 anni
è lo chef ufficiale del Napoli: tutti gli allenatori (da Ventura a Benitez) e i
calciatori che hanno giocato nella nostra città hanno potuto gustare le sue
prelibate pietanze. A casa di Ciro, però, cucina sua moglie Valentina, pure lei un’ottima cuoca. Il
complimento più bello Ciro l’ha proprio avuto da un famoso calciatore che ha
definito la sua cucina semplice e geniale. Ma lo chef nostrano (calvizzanese da
diverse generazioni, nonché il più giovane di sette tra fratelli e sorelle), ha
voluto mettere la sua esperienza, acquisita in diversi anni di duro ma
soddisfacente lavoro, a disposizione di tutti gli appassionati di arte
culinaria: a dicembre sarà in tutte le librerie d’Italia il suo primo e atteso libro,
intitolato “In cucina con Ciro Saltiello”, edito da Tullio Pironti, con la
prefazione di Laura Gambacorta. Un libro già annunciato come sicuro successo
editoriale, perché non è fatto di solo ricette, ma anche di curiosità, di consigli
per una sana alimentazione, di eventi e aneddoti, legati al percorso
professionale di Salatiello. In appendice il “Menù dell’atleta”, a cura di
Alfonso De Nicola e Raffaele Canonico, entrambi dello staff medico del Napoli.
Abbiamo chiesto a
Ciro di lanciare un messaggio ai giovani che vogliono cimentarsi nel suo stesso
lavoro.
“Non impigrirsi o pensare
solo al divertimento – ha detto – ma piuttosto rimboccarsi le maniche e fare
dei sacrifici per raggiungere l’obiettivo”.