Ci sono personaggi
“minori” che pochi conoscono, ma meriterebbero attenzione e rispetto. Uno di
essi abita a Calvizzano, nel complesso che ospita la ludoteca e la scuola
dell’infanzia, intitolato a Madre Maria Machina. Si chiama suora Antonietta ed
è la responsabile dell’Istituto appartenente all’ente religioso delle suore discepole di Gesù Eucaristico
(fondato dal maranese monsignor Raffaello Delle Nocche, deceduto più di
cinquanta anni fa), ubicato da circa quarant’anni in via Papa Giovanni XXIII, 2. Apparentemente sembra un po’ severa, invece è una persona eccezionale sotto tutti
i punti di vista: una grande educatrice, dedita
alla preghiera e al lavoro, durante il quale pensa solo ai suoi
scolaretti e come educarli alla vita e all’amore di Dio. Ha formato intere
generazioni di ragazzi e ragazze, che, oggi, da sposati, non hanno avuto il
minimo tentennamento nell’iscrivere i
loro figlioli alla stessa scuola, dove hanno trascorso parte della loro
infanzia.
“La mia più grande
soddisfazione – dice suor Antonietta – è
quando incontro i miei ex alunni e mi
dicono che sono diventati tutti degli ottimi professionisti”.
Suor Antonietta è
venuta per la prima volta a Calvizzano nel 1983: dopo nove anni è stata trasferita
in Puglia (sua terra d’origine, essendo nata in un paesino in provincia di
Lecce), poi, nel 2006, è ritornata nel
complesso dove ha mosso i suoi primi passi da educatrice.
L’Istituto Maria
Machina di Calvizzano è conosciuto in tutto l’ambito dell’hinterland
giuglianese: è frequentato, infatti, da bimbi che provengono anche da Villaricca, da Marano, da Qualiano, da Mugnano
e perfino da Giugliano. Oltre alle
normali attività scolastiche, i pargoli, nell’Istituto calvizzanese, possono
apprendere la lingua inglese e praticare diverse attività collaterali, tra cui anche
l’arte del teatro.
Nello stabile vivono
5 suore, tra cui la veterana ed esperta in didattica suor Rosangela (sta a
Calvizzano da ben 16 anni). Le attività
didattiche sono seguite anche da cinque maestre, tutte brave e preparate; inoltre
prestano servizio altre due impiegate che badano alla cucina e alle pulizie.
Insomma, parliamo di
un Istituto di qualità che non ha bisogno certamente di pubblicità, dove i
bimbi vivono serenamente la loro lunga giornata (inizia alle 8.00 e termina
alle 15.30), grazie all’impegno di tutti, ma sotto l’attenta regia di suora
Antonietta che andrebbe sicuramente annoverata tra i personaggi che portano in
alto il nome di Calvizzano, assicurando al nostro paese un buon rientro
d’immagine. E’ per questo motivo che la segnaliamo alla nuova amministrazione,
affinché il delegato alla Cultura (che ancora non esiste) possa omaggiarla con
un premio speciale, per la grande e nobile attività che svolge sul nostro territorio.