Continua
il nostro viaggio sugli ultimi venti anni amministrativi
“Si aspettano le prossime iniziative dell’esecutivo Granata,
per capire se la maggioranza politica che l’appoggia continuerà a essere
compatta o sarà messa a dura prova da qualche conflitto interno”.
Così iniziava, a
novembre 2008, uno degli articoli apparsi sulla pagina di Calvizzano del
periodico l’attesa.
“Il Piano triennale delle opere pubbliche – continuava – e i
nuovi indirizzi da dare al Piano urbanistico costituiranno la cartina al
tornasole della tenuta della maggioranza. L’ex sindaco Salatiello si è speso
molto in campagna elettorale facendosi paladino di alcune tematiche a lui care
(vedi l’equazione villa Carandante uguale villa comunale) per cui non
“consentirà – come lui stesso va ripetendo – che tutto questo non si faccia”.
“Al momento – concludeva l’articolo – non ci sono problemi
per la tenuta della maggioranza, anche se si starebbe delineando il fronte
interno che, numericamente, potrebbe creare qualche problema a Granata. Ne
farebbero parte l’ex sindaco Salatiello e il suo fedelissimo Cristofaro Agliata,
Antonio Sequino (presidente dell’Ascom), Antonio Martiello (molto vicino al
consigliere provinciale Biagio Iacolare) e l’assessore ai Lavori pubblici
Antonio Di Rosa.
Intanto il Partito democratico a gennaio 2009 eleggeva come
segretario Annalisa Ciaramella, mentre anche a Calvizzano si costituiva il
Centro democratico che, per l’area a nord di Napoli, faceva riferimento a
Iacolare. Ne facevano parte Salatiello, Cristofaro Agliata, Antonio Martiello e
Antonio Sequino; il ruolo di segretario e portavoce veniva affidato al giovane
Fabio Felaco, candidato non eletto nella lista Granata, che, in quel periodo,
rivestiva anche la carica di vice-presidente del consiglio di amministrazione
del consorzio cimiteriale Mugnano-Calvizzano. Il Comune di Calvizzano, unico
del comprensorio giuglianese, otteneva un premio di 23mila euro dalla Provincia
per aver raggiunto ottimi risultati in termini percentuali di raccolta
differenziata. Calvizzano, infatti, passava in pochi mesi dal 10 al 29% di
raccolta differenziata.