In via
Eduardo De Filippo (ex via Commone) ritornano le discariche a cielo aperto, ma si rivedono anche i roghi tossici. Cittadini e contadini del
posto sono esasperati perché dalle loro parti brucia di tutto: scarti di
lavorazione, sacchetti d’immondizia, carogne di animali, auto probabilmente
rubate, elettrodomestici e persino amianto. Il lezzo nauseabondo arriva fino
alle case che gravitano nel giro di un centinaio di metri, mentre il fumo acre,
sprigionato dalla combustione, crea problemi alla respirazione: tantissime
persone soffrono di congiuntivite allergica prodotta dallo smog. Insomma, è ora
di intervenire perché i materiali nocivi bruciati fanno aumentare tumori e
malattie respiratorie. Il tutto nel silenzio generale perché tutti temono –
come ha scritto Roberto Saviano – che l’allarme faccia crollare il valore di
terreni e fabbricati.