Due pareri opposti
sul piano urbanistico, a distanza di un mese, così si è espresso il comitato
tecnico dell’Autorità di bacino.
Il primo (seduta del
23/01/2012): “Negativo. Il livello infrastrutturale
(in particolare dotazione idrica e rete fognaria) non è sufficiente a sostenere
l’incremento abitativo proposto, atteso già il consistente livello di
urbanizzazione; anche in considerazione delle oggettive condizioni inerenti
l’elevato stato di antropizzazione” (processo mediante il quale viene
modificato l’ambiente naturale, ndr).
I tre redattori del
puc calvizzanese, hanno prodotto le osservazioni, facendo presente, in
sostanza, che in città sono in corso i
lavori di rifacimento sia della rete idrica che di quella fognaria, entrambi
interventi, tra l’altro, finanziati dalla Regione, attraverso l’utilizzo dei
fondi elargiti dall’Europa.
Il secondo. Il
comitato tecnico è ritornato, dunque, a esprimersi nella seduta del 24 febbraio
2012. Ecco il nuovo parere: “Favorevole con la prescrizione che i
Piani Attuativi debbano essere sottoposti all’Autorità di Bacino, per il
relativo parere di competenza, in quanto gli interventi proposti nel Puc sono
subordinati alla verifica della compatibilità del sistema fognario e
idropotabile, come prescritto dall’art. 19bis delle norme di attuazione del
Puc. Per le aree a rischio si rimanda alle prescrizioni e limitazioni dettate
dalle Norme di attuazione del vigente PAI per le aree a rischio”.
Quest’ultimo parere lo
abbiamo posto all’attenzione dell’assessore all’Urbanistica del comune di
Marano, Emma Buondonno, docente di architettura e progettazione architettonica
alla Federico II (facoltà di architettura).
“Si tratta di una prescrizione ovvia – ha
dichiarato l’esperta assessora - poiché
i PUA (Piani urbanistici attuativi) vanno, in ogni caso, portati in visione,
per i relativi pareri, alle autorità preposte tra cui anche quella di Bacino”.
Comunque prosegue il
cammino dell’importante strumento urbanistico: adesso è in esame presso Genio Civile.