Dal vice comandante della polizia municipale, riceviamo e pubblichiamo



Prendendo spunto dall’articolo apparso sul blog online “Calvizzanoweb” concernente, non le solite e ricorrenti dispute politiche ma, l’organizzazione del servizio di vigilanza in occasione della manifestazione in onore di Sant’Antonio, pianificato dal sottoscritto con la prevista presenza di due unità, una delle quali venuta meno per una improvvisa indisposizione, con la presente voglio rappresentarle, visto che me ne ha data l’occasione, il profondo disagio che personalmente avverto quotidianamente, per forma mentis, malessere determinato proprio dall’angoscia di non riuscire ad assicurare, in prima persona e costantemente, un adeguato servizio alla collettività, soprattutto perché il Comando, sconta una grave e cronica carenza di uomini, frequentemente obbligati a garantire prestazioni in singola unità, e non solo in occasione di particolari celebrazioni pubbliche, per questo più evidenti agli occhi degli ignavi, come quella del 17 gennaio u.s. oppure come quella, di alcuni anni or sono, allorquando il sottoscritto dovette, da solo e senza nemmeno l’ausilio di volontari della protezione civile, assicurare lo svolgimento di uno spettacolo musicale in Piazza Umberto I durante la festa patronale. La molteplicità delle funzioni attribuite all’Ente locale, il crescente carico di incombenze in materia di polizia amministrativa, stradale, ambientale, di sicurezza, di polizia giudiziaria e di protezione civile, le continue richieste di intervento che quotidianamente pervengono al Comando ed afferenti materie più disparate, il mancato aggiornamento professionale degli operatori, il lassismo riflesso di taluni, nonché la matura età, sia anagrafica che di servizio, dei suoi componenti, allo stato non consentono, purtroppo, di tenere sotto controllo l’intero territorio, come costantemente richiesto, e garantire, allo stesso tempo, presenze assidue, vivibilità urbana e viabilità automobilistica e pedonale ma, sicuramente alimentano, negli stessi operatori, il timore di incorrere in omissioni e/o responsabilità, anche penali. Siamo in pochi, decisamente al di sotto degli standard considerati validi (un agente ogni 800-1000 abitanti) e perciò, a conti fatti, non raggiungiamo nemmeno il 30% della forza lavoro definita dopo la rilevazione dei carichi, eppure, nessuna Amministrazione succedutasi nell’ultimo ventennio ha scelto di investire risorse nella polizia municipale a salvaguardia della legalità e per garantire sicurezza ai cittadini. Paradossalmente, e per questo non me ne vogliano i colleghi, i quali svolgono in modo eccellente il proprio lavoro, i dipendenti dell’ufficio tecnico e dell’ufficio anagrafe e stato civile, tanto per citarne alcuni, pur se occupati su un unico turno, sono numericamente superiori ai componenti il Comando. In piena capacità operativa, senza considerare cioè le assenze per ferie, malattie e permessi vari, la presenza del personale non eccede le due unità per turno (ne copriamo due giornalieri, dalle ore 8 alle ore 14 e dalle ore 14 alle ore 20, per 365 giorni all’anno ad eccezione dei turni pomeridiani delle giornate festive), la ricezione e la protocollazione degli atti ed il ricevimento del pubblico viene assicurato, nelle ore antimeridiane, grazie alla presenza di un lavoratore socialmente utile. Siamo tutti profondamente demoralizzati giacché ci viene anche attribuita l’esclusiva responsabilità della ridotta efficienza nell’espletamento dei servizi. Per recuperare uomini nelle giornate feriali, il Comando resta chiuso, come summenzionato, nelle ore pomeridiane delle giornate festive (abbiamo pur diritto al giorno di riposo settimanale, Le pare?) e non è certo l’inserimento di figure professionali stagionali che può determinare variazioni sostanziali. Occorre perciò pianificare l’assunzione di personale a tempo indeterminato espletando il, già troppe volte rimandato, concorso per operatori, inserendo nell’organico nuove forze, non potendo più contare sempre e solamente sullo spirito di sacrificio degli attuali componenti. Attendiamo pertanto fatti per poter dare risposte efficaci in termini di repressione e soprattutto prevenzione e per garantire anche la presenza, numericamente opportuna ed auspicata, alle manifestazioni pubbliche, così da poter affrontare improvvise defezioni, siano esse dovute ad indisposizioni o, per sopraggiunte ed imprescindibili esigenze personali. Tanto Le dovevo per onestà intellettuale.
Il Vice Comandante della P.M. - Istr.Dir. Raffaele Ferrillo -
Prendiamo atto delle precisazioni del vice comandante, fatte in modo minuzioso e con grande garbo.  Va anche precisato, però, che la nostra era una semplice constatazione e non certo un’accusa nei confronti di qualcuno. Una volta chiarita la questione, possiamo solo aggiungere di essere consapevoli che  l’organico dei poliziotti municipali è nettamente sottodimensionato e che, nonostante tutto, i vigili calvizzanesi espletano la loro funzione con grande senso di responsabilità e abnegazione.
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