In via Vittorio Veneto passavano Mario e James degli Showmen: un ricordo a due voci, tra Miano e Piscinola

 

Da sinistra: James e Mario

Ho letto con commozione il post di Franco Peduto (Frank per gli amici), e non posso fare a meno di sentirmi pienamente parte di quel ricordo, perché anche io c’ero. Anche io abitavo lì vicino, a due passi da lui, e ho vissuto le stesse emozioni.

Franco racconta in un post di quando, verso la fine degli anni ’60, abitava a Miano, nelle palazzine del Rione San Gaetano, affacciate su via Vittorio Veneto. Vedeva spesso Mario Musella o James Senese passare sul marciapiede sotto casa. E ogni volta, sua madre, affacciata al primo piano, gridava con affetto:

“Uagliù, bbona fortuna!”

Parole semplici, ma piene di calore napoletano. Lui si emozionava nel sentirle, perché anche per lui Mario e James erano simpatici, familiari, e li vedeva spesso anche dall’orologiaio, amico del padre, proprio di fronte al cinema Avvenire.

C’erano anche Nicola Mormone e altri musicisti, e quegli Showmen rappresentavano per lui un simbolo di giovinezza, di amori, di feste sui tetti. Una Napoli che non c’è più, ma che continua a vivere nel cuore. Oggi Franco ha 76 anni, e dice che ascoltare quelle canzoni è come tornare a sognare.

E io… mi ritrovo in ogni sua parola.

Abitavo a Piscinola, a soli cento metri da casa di Franco, vicino al mitico Cinema Europa, dove il venerdì, con appena 60 lire, ci godevamo tre film di fila. C’era anche il cine-teatro Selis, il cinema Vittoria (che tutti chiamavano “il Pidocchietto”). In meno di un chilometro, avevamo quattro cinema. La nostra Hollywood personale, fatta di emozioni popolari, di sogni accessibili, di piazze piene e vicoli vivi.

Anche io vedevo Mario Musella passare davanti al mio portone, al civico 159 di via Vittorio Veneto.

E anche a me batteva forte il cuore.

Poi mi spostavo fino a Miano per cercare James Senese, al bar San Gaetano. Li seguivo con gli occhi pieni di ammirazione. Non erano ancora miti, erano ragazzi come noi… ma con qualcosa in più: la musica nell’anima.

Quelle canzoni: “Un’ora sola ti vorrei”, “Mi sei entrata nel cuore”, “Credi, credi, credi in me”, oggi mi commuovono ancora. Ho 72 anni, quattro meno di Franco, ma quando sento la voce di Mario, il suono del sax di James, torno ragazzo.

Rivedo le feste sui tetti, le prime cotte, i sogni semplici ma grandi, che nascevano tra un disco e un sorriso.

Quegli Showmen erano la colonna sonora di un’epoca in cui Napoli cantava, sognava, amava.

E noi, nel nostro piccolo, eravamo parte di quel miracolo.

Perché quando passavano Mario e James, non passavano solo due musicisti.

Passava la nostra giovinezza.

E ogni volta che li riascoltiamo,

torna a camminarci accanto.

Mimmo Rosiello

Ora ascoltiamo insieme “Mi sei entrata nel cuore”

Che succede dentro me: Showmen 2 (canta James Senese)

La notte sogno ancora te, Mario Musella




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