Si è parlato su questo blog del progetto di
finanziamento dello Spazio Tennis, i campi da tennis costruiti nel 2015 (con un
iter lungo e travagliato) che dovrebbero essere non solo ristrutturati e
rilanciati ma che dovrebbero anche espandersi, acquisendo il terreno vicino di
circa 4000mq raddoppiando per costruirvi dei campi da padel. Questo
progetto, tuttavia, come andrà a impattare sulla viabilità della zona?
La risposta che ci diamo, ahinoi, non è confortante:
secondo il Piano Economico Finanziario, il parcheggio di fronte lo Spazio
Tennis dovrebbe diventare a ingresso regolamentato, sebbene a
servizio sia dei campi sia della scuola (va garantita la fruizione al corpo insegnante).
Il partenariato pubblico-privato con cui verranno gestiti i campi potrebbero
portare a un aumento sensibile della clientela, andando così a ridurre la
capienza del parcheggio, che già attualmente è insufficiente per soddisfare le
necessità della zona.
L'area di via Aldo Moro è infatti satura di abitazioni: assieme a
viale Pietro Nenni compone l'area residenziale di più recente costruzione del
paese, che, sebbene abbia una viabilità molto più capace di sopportare il
traffico cittadino, con la sua elevata presenza di abitazioni ha portato (anche
in mancanza di un trasporto efficiente in zona) a un'elevata presenza di automobili,
che non vengono completamente assimilate dai posti privati degli edifici e che
soprattutto si presentano in corrispondenza dei servizi, come appunto dinanzi
alla scuola. Per questo motivo, è necessario, com'è necessario per tutto il
paese, avere un piano di viabilità e un piano parcheggi; e qui
proverò a indicare quali sono le possibili soluzioni per poter ovviare a questo
problema in zona.
![]() |
Il parcheggio "naturale" che si era formato nell'appezzamento privato (quindi abusivamente) di via Peep |
L’area del fabbricato della scuola
dell’infanzia della Marco Polo (in giallo). Con il completamento della scuola
nuova coi fondi PNRR, questo spazio non sarà più usato. |
Questo spazio, inoltre, permetterebbe sì invece di
utilizzare, con il ridimensionamento dello spazio di recinzione, anche l'area
in via Piersanti Mattarella prevista dal PUC, permettendo così un accesso da
via Aldo Moro. In totale si avrebbero 2700mq di parcheggio, che
uniti ai 1000mq dinanzi allo Spazio Tennis andrebbero così a triplicare
il numero di posti disponibili, che sarebbero sufficienti sia per lo Spazio
Tennis, sia per i residenti, sia per gli studenti, sia perfino per eventuali servizi
di TPL su gomma e servizi di ricarica di auto elettriche (come quelli
presenti davanti il supermercato).
Tutt’e due le aree, così, potrebbero
essere adibite a parcheggio (in rosso e giallo). |
Tutto ciò richiederebbe praticamente nessun
consumo di suolo, o consumo compensato dai 4000mq di area verde
dell'estensione dello Spazio Tennis (e questo senza considerare che i parcheggi
non necessariamente devono essere solo stese di asfalto, come si vede anche in
via Galiero).
In aggiunta a questi parcheggi, un aiuto alla
viabilità potrebbe essere il collegamento di via Aldo Moro con via Fausto
Coppi e via Caduti di Superga, un collegamento con il Campo Italia
previsto addirittura ai tempi del Piano Regolatore del 1982 e che
permetterebbe ad esempio un secondo accesso da via Fausto Coppi (che
andrebbe resa comunale, oggi è privata) allo Spazio Tennis e/o la
possibilità di usufruire di altri spazi parcheggio, come quello che, come
previsto anche dal PUC, sarebbe previsto per lo stadio comunale.
In alto, la strada come progettata nel PRG del 1982. In basso, la strada come progettata nel PUC
Gianpaolo Cacciapuoti
Una zona che merita futuro
Ringraziamo innanzitutto il nostro redattore Gianpaolo
Cacciapuoti per l’eccezionale contributo
che offre al nostro blog, migliorandone la qualità a
trecentosessanta gradi.
Nel nostro ruolo di osservatori e promotori di
riflessione civica, pur non essendo tecnici né addetti ai lavori, riteniamo
fondamentale contribuire al dibattito pubblico con proposte meditate e
orientate al bene collettivo. Il nostro blog è uno spazio virtuale di studio,
confronto e partecipazione, dove le idee nascono da un’attenta analisi del
contesto e dei bisogni reali della comunità.
L’ipotesi di un futuro abbattimento del prefabbricato
attualmente destinato alla scuola dell’infanzia non costituisce una presa di
posizione definitiva, bensì una possibilità da valutare con equilibrio, alla
luce della prevista realizzazione di una nuova e più adeguata struttura
scolastica. In un’area già fortemente antropizzata, caratterizzata dalla
presenza di numerosi servizi pubblici, il tema della sosta e della mobilità
locale merita attenzione e soluzioni sostenibili.
La riqualificazione dell’area, anche attraverso un
eventuale ripensamento degli spazi esistenti, potrebbe rappresentare
un’opportunità per restituire funzionalità e ordine a una zona strategica del
tessuto urbano. Si tratta, dunque, di avviare una riflessione aperta, non
vincolante ma responsabile, che tenga conto delle esigenze attuali e delle
prospettive future della cittadinanza.
Le città si trasformano attraverso progetti, ma prima
ancora attraverso visioni. E ogni visione nasce dal confronto.
Red