La notizia della morte di Luca Napolano,
36 anni, mi ha lasciato senza fiato. Un ragazzo buono, educato, gioviale,
figlio autentico di Calvizzano. Se n’è andato nonostante le sue già precarie
condizioni di salute aggravate da un’infezione contratta sul posto di lavoro.
In questi giorni ero in vacanza a Castel
di Sangro, dove avevo deciso di prendermi una pausa dalle pubblicazioni
quotidiane su Calvizzanoweb, il blog che dirigo dal 2009. Ma non potevo
rientrare senza dedicare un pensiero pubblico a Luca. Lo devo a lui, al suo
sorriso, a quel cenno gentile con cui mi salutava ogni volta che ci
incrociavamo.
Prendo spunto dal commovente post del
viceparroco della parrocchia San Giacomo, don Raffaele Sigillo, giovane
come Luca, con cui aveva condiviso l’infanzia e momenti importanti in
parrocchia:
“Ciao fratello Luca, abbiamo condiviso
tantissime cose belle in parrocchia da quando eravamo piccoli. Per tantissimi
anni non ci siamo più visti, ma al Villaggio di Dio in questi giorni mi hai
riempito di gioia con il tuo abbraccio e il tuo sorriso che non dimenticherò
mai più. Sii il nostro angelo custode e sostienici con il tuo amore”.
Parole che non hanno bisogno di commento.
Mi unisco solo, con commozione, al dolore della famiglia di Luca: una famiglia
onesta, laboriosa, da sempre stimata in paese.
Un pensiero va al fratello Pietro
Napolano, cantante che ha dato lustro e visibilità a Calvizzano con il suo
talento; e al vicesindaco Pasquale Napolano, zio di Luca, visibilmente provato
da questa grave perdita.
Ciao Luca, ragazzo perbene, che il tuo
sorriso possa continuare a splendere nei cuori di chi ti ha conosciuto.
Mimmo Rosiello