“Per Calvizzano serve prevenzione, non solo repressione: una proposta per uno spazio socio-culturale”

 

Gennaro Ricciardiello, ex presidente Legalità Possibile, a lavoro nell'appezzamento di terreno che avrebbe dovuto ospitare gli orti didattici

L’opinione dell’imprenditore contadino Gennaro GB Ricciardiello

Ognuno dovrebbe poter esprimere liberamente il proprio punto di vista e mettere in atto tutti gli strumenti  democratici per portarlo avanti.

Personalmente credo che si debba cominciare dalle priorità più impellenti. Partendo da questo presupposto, bisogna rilevare che Calvizzano è un centro di media piccola estensione e popolazione con un livello di criminalità abbastanza tranquillo o almeno non allarmante, di fatto il problema dell'illegalità è legato più ad atti di vandalismo che di criminalità.

E qui entra in gioco l'utilità di un presidio socio culturale che possa raccogliere ed educare quella gioventù che a Calvizzano non trova punti di riferimento oltre la parrocchia.

Come recita la nostra Costituzione, bisogna stimolare l'associazionismo e questo non può prescindere dal destinare a questo proposito delle sedi appropriate. Non sto parlando di utopistiche chimere ma di realtà presenti in ogni Comune (o quasi) , se ci spostiamo verso il nord Italia il "quasi" svanisce del tutto ma voliamo basso perché il mondo è stato fatto una pietra alla volta. L'importante è cominciare a coltivare il concetto di posarla la prima pietruzza.

A Calvizzano non c'è un auditorium, una sala congressi, un teatro, uno spazio espositivo pubblico da destinare ad iniziative associative.

La repressione non è la cura all'illegalità ma il rimedio estremo, se una comunità non ha la capacità e non offre i mezzi per curare, è co-responsabile del rimedio estremo.

Il nostro Sindaco, da bravo medico, sa bene che solo la prevenzione può evitare la sala operatoria.

Capisco che il "progetto caserma" è in una fase in cui è difficile andare avanti e ancora più difficile tornare indietro. Ci sono tanti buoni amministratori che portano avanti le proprie idee...ma sono pochi i grandi amministratori che hanno il coraggio di rivederle nell'interesse del bene comune.

G.R.

Anche noi crediamo fermamente in quello che scrive Ricciardiello, cioè  che a Calvizzano servano spazi pubblici dedicati all’associazionismo e alla crescita culturale dei giovani. La repressione non può essere l’unica risposta all’illegalità: bisogna offrire alternative, costruire comunità, partire dalle priorità reali. Un presidio socio-culturale può rappresentare quella ‘prima pietruzza’ per un cambiamento duraturo. È tempo di investire nella prevenzione, non solo nell’ordine pubblico.

Red

 


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