Calvizzano, restyling edificio ex Ipab: poco più di un anno facemmo chiarezza sul progetto originario
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Prospetto Ovest nel progetto originario |
Poco più di un anno fa, a marzo 2024, fa facemmo chiarezza, una volta per tutte, su cosa prevedeva il progetto originario per la messa in sicurezza e ristrutturazione edilizia dell’edificio ex Ipab di via Ritiro, presentato dagli ex Commissari straordinari presso il Ministero dello Sviluppo Economico per ottenere il finanziamento di 2milioni300mila euro (vedi articolo a parte). Ripetiamo, a scanso di equivoci. Un centro residenziale per minori e adulti vittime di violenze e sfruttamenti. Tre ampi locali destinati alle attività sportive per i bambini ospiti con rispettive ludoteche, una sala conferenze, etc. Così speriamo di aver evitato il rischio, almeno noi di calvizzanoweb, di una probabile denuncia per calunnia, per aver scritto che “questa struttura è stata tolta ai cittadini come polo culturale”. Ma se esiste ancora il diritto alla libertà di espressione, che include anche la libertà d’opinione, continuiamo a ripetere come un mantra che è stato un errore, a nostro avviso, cambiare la destinazione d’uso a questa struttura per destinarla a Caserma dei Carabinieri. Attenzione! Calvizzano, pur essendo un Comune di piccole dimensioni, non può fare a meno di una caserma dei Carabinieri (cose che scriviamo da anni), autentico baluardo di legalità, ma soprattutto un luogo dove si avverte veramente la presenza dello Stato. Da quando è di nuovo operativa (venne inaugurata dal sindaco dell’epoca Giacomo Pirozzi, il 14 dicembre 2006) i risultati sono ben visibili: ammontano a diverse decine gli arresti operati in questi anni, tra cui molte persone prese in flagranza di reato, mentre sversavano o trasportavano rifiuti speciali pericolosi e materiale ingombrante. Diversi anche gli arresti nel campo dello spaccio della droga. L’abusivismo edilizio ormai si è quasi azzerato, dopo i numerosi sequestri effettuati negli anni addietro. Sono stati denunciati diversi genitori che non mandavano i loro figli alla scuola dell’obbligo. E’ stato predisposto un piano di controllo sulle numerose case di riposo operative a Calvizzano, inoltre sono stati effettuati migliaia tra fermi e sequestri amministrativi, per guida senza casco o altre infrazioni al codice della strada: tutto questo grazie all’eccellente lavoro fatto per tredici anni dal maresciallo Carmelo Firetto (nel 2020 promosso al grado di luogotenente) e, dal 2019, dal maresciallo Pietro Di Stasio.
Secondo la nostra modesta opinione, che collima con tante altre più autorevoli, per la sede della nuova caserma andava trovata una soluzione diversa. Abbiamo indicato, attraverso diversi articoli, dove poteva essere ubicata e con quali risorse realizzarla. L’edificio ex Ipab, se proprio gli si voleva cambiare la destinazione d’uso, poteva essere il luogo ideale per adibirlo a Polo socio-culturale e commerciale. Una struttura che avrebbe potuto ospitare, in primis, il Museo della Rivoluzione Partenopea, previsto nei programmi elettorali di Legalità Possibile, che annovera nei suoi ranghi due consiglieri comunali di maggioranza, e di Calvizzano Riparte con Pirozzi Sindaco. Alcuni autorevoli personaggi molto conosciuti nell’ambito politico e amministrativo locale (evitiamo di fare nomi, perché ce l’hanno confidato in privato), fosse dipeso da loro prendere una decisione, avrebbero destinato buona parte dei locali dello storico edificio di via Ritiro ad uffici comunali per poi realizzare la Caserma dei Carabinieri, con i rispettivi alloggi dei militari dell'Arma, nell’attuale sede del Comune.