Marano. Diritto all’abitare, Fanelli: “il Comune pubblichi subito l’avviso per il fondo morosità incolpevole”

E’ una misura statale destinata a sostenere gli inquilini che non riescono a pagare l’affitto per cause oggettive e imprevedibili, come perdita del lavoro, cassa integrazione, malattia grave o altre emergenze familiari

 

Stefania Fanelli con Gaetano Oliva di Federinquilini presso lo Sportello sociale di Marano dove, tra le tante cose che vengono svolte in favore dei "soggetti più vulnerabili", è possibile ricevere assistenza nella domanda di adesione al Fondo per la morosità incolpevole. Ovviamente quando uscirà l'avviso

L' amministrazione comunale pubblichi l' avviso affinché i cittadini possano aderire al fondo morosità INCOLPEVOLE .

La Regione Campania in data 10 giugno 2025 ha inviato una circolare a tutti i Comuni della Campania comunicando la disponibilità di risorse per il Fondo Inquilini Morosi Incolpevoli. A tutt' oggi non c'è uno straccio di informazione sul sito del Comune di Marano.

I comuni possono riaprire la procedura a sportello attraverso  l' emanazione di un avviso pubblico con scadenza 31/12/2025 per ricevere  le istanze dei cittadini interessati  che faranno richiesta del contributo.

Sinistra Italiana Marano  e Federinquilini attraverso l' esperienza dello Sportello Casa, hanno sempre denunciato la poca efficacia di questa misura. Le linee guida regionali (in realtà anche quelle nazionali) rendono di fatto quasi inaccessibile questa misura di sostegno per bloccare gli sfratti. Spesso i fondi sono rimasti inutilizzati e riutilizzati per il sostegno all' affitto. Questo anche per il mancato intervento delle Politiche Sociali. Un ruolo importante però possono e devono svolgere i servizi sociali attraverso la presa in carico delle situazioni di disagio e della certificazione della fase istruttoria.

L' assessora alle Politiche Sociali intervenga con gli uffici preposti.

Occorre una visione globale ed uno sguardo di insieme sulle politiche abitative che a questa amministrazione manca.  Le politiche abitative non solo solo gestione del patrimonio ma sono soprattutto risposte ai bisogni concreti , risposte concrete al fabbisogno abitativo.

Stefania Fanelli Consigliera Comunale gruppo Fanelli Sindaco La Città dei Diritti

Approfondimento

Il Fondo per la morosità incolpevole è una misura statale (istituita nel 2013 con il D.L. 102/2013, convertito con L. 124/2013) destinata a sostenere gli inquilini che non riescono a pagare l’affitto per cause oggettive e imprevedibili, come perdita del lavoro, cassa integrazione, malattia grave o altre emergenze familiari.

A chi serve e quando si può accedere

Destinatari: persone con contratto di locazione regolarmente registrato, in condizione di morosità incolpevole perché non volontaria.

Condizioni tipiche: perdita o riduzione consistente del reddito (licenziamento, cassa integrazione, fine contratto, malattia, morte in famiglia, ecc.).

Vincolo necessario: avere ricevuto un atto di sfratto per morosità o procedura equivalenti.

Come funziona il contributo

Si può ricevere un contributo fino a circa 8 000 €, per sanare l’arretrato e/o ottenere un nuovo contratto concordato: in alcune Regioni fino a 12 000 € complessivi, con 8 000 € per l’arretrato e 4 000 € per il nuovo contratto.

Il fondo è a dotazione limitata (20 mln/anno nel primo biennio, poi circa 30 mln nel 2025–2026).

Ruolo delle Regioni e dei Comuni

Il Ministero, in accordo con Stato-Regioni, trasferisce risorse alle Regioni.

Le Regioni (es. Campania) ripartiscono le risorse tra i Comuni che rientrano nelle zone ad “alta tensione abitativa”.

I Comuni devono emanare bandi o avvisi pubblici per consentire alle famiglie di fare domanda dentro la scadenza indicata (es. entro il 31/12/2025).

Perché è importante

Serve da strumento di prevenzione sfratti, sostenendo inquilini colpiti da imprevisti economici.

Offre soluzioni concrete, come sanare arretrati, concordare un nuovo contratto e differire lo sfratto.

Criticità note

I fondi raramente soddisfano la domanda reale (coprono solo il 40 % del fabbisogno stimato).

Le procedure spesso complesse, e l’assenza di informazioni efficaci nei Comuni, ne riducono l’accessibilità.

Senza il coinvolgimento attivo dei servizi sociali, molte situazioni di bisogno restano fuori dal radar.

In sintesi

Il fondo è uno strumento concreto per tutelare le famiglie colpite da crisi economiche non volontarie, evitando lo sfratto. Ma, perché funzioni davvero, è fondamentale che:

La Regione riparta prontamente le risorse,

Il Comune pubblichi bandi chiari e trasparenti,

I Servizi sociali accompagnino e supportino le domande.

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