Marano. Diritto all’abitare, Fanelli: “il Comune pubblichi subito l’avviso per il fondo morosità incolpevole”
E’ una misura statale destinata a sostenere gli inquilini che non riescono a pagare l’affitto per cause oggettive e imprevedibili, come perdita del lavoro, cassa integrazione, malattia grave o altre emergenze familiari
La Regione Campania in data 10 giugno 2025 ha inviato
una circolare a tutti i Comuni della Campania comunicando la disponibilità di
risorse per il Fondo Inquilini Morosi Incolpevoli. A tutt' oggi non c'è uno
straccio di informazione sul sito del Comune di Marano.
I comuni possono riaprire la procedura a sportello
attraverso l' emanazione di un avviso
pubblico con scadenza 31/12/2025 per ricevere
le istanze dei cittadini interessati
che faranno richiesta del contributo.
Sinistra Italiana Marano e Federinquilini attraverso l' esperienza
dello Sportello Casa, hanno sempre denunciato la poca efficacia di questa
misura. Le linee guida regionali (in realtà anche quelle nazionali) rendono di
fatto quasi inaccessibile questa misura di sostegno per bloccare gli sfratti.
Spesso i fondi sono rimasti inutilizzati e riutilizzati per il sostegno all'
affitto. Questo anche per il mancato intervento delle Politiche Sociali. Un
ruolo importante però possono e devono svolgere i servizi sociali attraverso la
presa in carico delle situazioni di disagio e della certificazione della fase
istruttoria.
L' assessora alle Politiche Sociali intervenga con gli
uffici preposti.
Occorre una visione globale ed uno sguardo di insieme
sulle politiche abitative che a questa amministrazione manca. Le politiche abitative non solo solo gestione
del patrimonio ma sono soprattutto risposte ai bisogni concreti , risposte
concrete al fabbisogno abitativo.
Stefania Fanelli Consigliera Comunale
gruppo Fanelli Sindaco La Città dei Diritti
Approfondimento
Il Fondo per la morosità incolpevole è una misura
statale (istituita nel 2013 con il D.L. 102/2013, convertito con L. 124/2013)
destinata a sostenere gli inquilini che non riescono a pagare l’affitto per
cause oggettive e imprevedibili, come perdita del lavoro, cassa integrazione,
malattia grave o altre emergenze familiari.
A chi serve e quando si può accedere
Destinatari: persone con contratto di locazione
regolarmente registrato, in condizione di morosità incolpevole perché non
volontaria.
Condizioni tipiche: perdita o riduzione consistente
del reddito (licenziamento, cassa integrazione, fine contratto, malattia, morte
in famiglia, ecc.).
Vincolo necessario: avere ricevuto un atto di sfratto
per morosità o procedura equivalenti.
Come funziona il contributo
Si può ricevere un contributo fino a circa 8 000 €,
per sanare l’arretrato e/o ottenere un nuovo contratto concordato: in alcune
Regioni fino a 12 000 € complessivi, con 8 000 € per l’arretrato e 4 000 € per
il nuovo contratto.
Il fondo è a dotazione limitata (20 mln/anno nel primo
biennio, poi circa 30 mln nel 2025–2026).
Ruolo delle Regioni e dei Comuni
Il Ministero, in accordo con Stato-Regioni,
trasferisce risorse alle Regioni.
Le Regioni (es. Campania) ripartiscono le risorse tra
i Comuni che rientrano nelle zone ad “alta tensione abitativa”.
I Comuni devono emanare bandi o avvisi pubblici per
consentire alle famiglie di fare domanda dentro la scadenza indicata (es. entro
il 31/12/2025).
Perché è importante
Serve da strumento di prevenzione sfratti, sostenendo
inquilini colpiti da imprevisti economici.
Offre soluzioni concrete, come sanare arretrati,
concordare un nuovo contratto e differire lo sfratto.
Criticità note
I fondi raramente soddisfano la domanda reale (coprono
solo il 40 % del fabbisogno stimato).
Le procedure spesso complesse, e l’assenza di
informazioni efficaci nei Comuni, ne riducono l’accessibilità.
Senza il coinvolgimento attivo dei servizi sociali,
molte situazioni di bisogno restano fuori dal radar.
In sintesi
Il fondo è uno strumento concreto per tutelare le
famiglie colpite da crisi economiche non volontarie, evitando lo sfratto. Ma,
perché funzioni davvero, è fondamentale che:
La Regione riparta prontamente le risorse,
Il Comune pubblichi bandi chiari e trasparenti,
I Servizi sociali accompagnino e supportino le
domande.