Il Comune di Marano consegna all’Ente Idrico Campano Bene Confiscato alla camorra: sarà la sede del Distretto Napoli Nord
Un simbolo del potere e
della ricchezza della camorra che diventa bene al servizio della comunità. I
locali che hanno ospitato per anni gli uffici della Sime Costruzioni (azienda
considerata collegata al clan Polverino), saranno assegnati dall’Amministrazione
Comunale di Marano di Napoli all’Ente Idrico Campano. Si tratta di un virtuoso
esempio di riutilizzo di un bene confiscato, un obiettivo che arriva a
conclusione di un iter lungo, avviato sin dai primi mesi dall’Amministrazione
guidata dal sindaco Matteo Morra e che si conclude, oggi, con la consegna
ufficiale delle chiavi al coordinatore
dell’Ente Idrico Campano Luigi Sarnataro.
Il bene, collocato in via
Puccini, da centro di potere della camorra diverrà centro di legalità e di
servizi al cittadino: sono due, infatti, le strutture confiscate alla
criminalità organizzata e che il Comune di Marano ha affidato agli Enti. Oltre
gli uffici affidati all’Ente Idrico Campano, dove sarà sistemata la sede del
Distretto Napoli Nord, un'altra struttura adiacente è stata consegnata all’Asl Napoli 2 Nord.
«Vogliamo che Marano
passi agli onori della cronaca per fatti positivi, per essere un modello da
seguire per la legalità - ha dichiarato
il sindaco Morra -. La nostra comunità è stanca di essere etichettata per fatti
di cronaca nera o giudiziaria. La Città ha voglia di riscatto. L’elenco dei
Beni Confiscati ed assegnati al nostro Comune è lunghissimo, tra i primi in
Italia, ma la nostra amministrazione si è imposta un obiettivo assegnare tutti
i Beni Confiscati. Siamo la prima amministrazione "politica" di
Marano ad aver assegnato Beni Confiscati e continueremo senza sosta per creare
il “modello Marano. Ringrazio gli Uffici comunali per il lavoro che stanno
svolgendo su questo tema, un tema delicato ma che deve essere portato avanti
con la fermezza che ci siamo imposti.
Abbiamo fatto un passo importante per l’assegnazione di diversi locali,
strutture e abitazioni. Spazi per il sociale, servizi alla collettività e
alloggi per i più bisognosi saranno le linee guida che seguiremo per restituire
alla Città i beni confiscati alla criminalità organizzata», ha concluso il
primo cittadino.
«La consegna dei locali
confiscati in via Puccini a Marano di Napoli rappresenta per l’Ente Idrico
Campano un importante passo avanti nel rafforzamento dei servizi sul territorio
del Distretto Napoli Nord. - ha dichiarato Luca Mascolo, presidente dell’Eic -
Questa nuova sede ci permetterà di operare con maggiore efficienza e vicinanza
ai cittadini, migliorando l’organizzazione e la qualità del servizio idrico
integrato nella zona. Disporre di una struttura adeguata e strategicamente
collocata è fondamentale per rispondere con tempestività alle esigenze della
comunità e garantire interventi puntuali. Ringrazio l’amministrazione comunale
di Marano per aver messo a disposizione questo bene confiscato, che da simbolo
di illegalità si trasforma oggi in un luogo di lavoro e di servizi per il
cittadino. Con questa nuova sede confermiamo il nostro impegno concreto per la
gestione sostenibile e trasparente delle risorse idriche sul territorio del
Distretto Napoli Nord.»
«Su mia proposta, e con
il pieno sostegno del Consiglio di Distretto, abbiamo scelto un bene sottratto
alla criminalità a Marano di Napoli per ospitare la nostra sede: un segnale
concreto di legalità e riscatto per il territorio – ha invece commentato Luigi
Sarnataro, coordinatore del Distretto Napoli Nord -. Grazie all’Ente Idrico
Campano, con il presidente Luca Mascolo e il direttore generale Giovanni
Marcello, e all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Matteo Morra, per
aver creduto insieme a noi in questo progetto. Un luogo che torna alla
collettività e accoglierà un presidio istituzionale dedicato alla gestione di
un bene essenziale come l’acqua. La legalità si costruisce anche così: con
gesti simbolici ma profondamente concreti».
Comunicato stampa