A Calvizzano
sembra che l’indignazione civica abbia lasciato il posto all’indifferenza. L’altro
giorno abbiamo pubblicato un articolo sull’inaccettabile stato dei marciapiedi
di via Mazzini: invasi da erbacce, sporchi, trascurati al punto da renderne
difficile il passaggio a pedoni, anziani e genitori con passeggini. Abbiamo
condiviso l’articolo sui principali social locali, aspettandoci almeno qualche
reazione. Invece, nulla: nessun like, nessun commento, nessun segnale di
partecipazione.
Un silenzio
assordante che racconta molto. Evidentemente, da queste parti, lo spettacolo
indegno dell’abbandono urbano non fa più scalpore. Probabilmente conta di più
l’inaugurazione di un murales, una panchina decorata o uno spettacolo in villa
comunale che il decoro delle strade che ogni giorno viviamo.
A denunciare
per primo lo stato di degrado è stato il consigliere di opposizione Francesco
Ferrillo, che da tempo segnala pubblicamente l’abbandono delle strade cittadine
e il progressivo peggioramento del decoro urbano. Le sue parole, però, sembrano
cadere nel vuoto, ignorate non solo da chi amministra (ieri mattina da quelle parti si è intravista una spazzatrice), ma anche da una
cittadinanza sempre più assuefatta al disordine.
Comprendiamo
che criticare possa dare fastidio a chi governa, ma se si rinuncia anche allo
spirito critico, allora siamo davvero alla frutta. Non si può accettare che
l’opinione pubblica taccia di fronte a ciò che è evidente a tutti. L’apatia è
il primo alleato del degrado.