Vi presentiamo una parte dei borghi d’Italia dipinti da visitare: fungono da veri attrattori turistici
I musei a cielo aperto con murales sono spazi urbani (o rurali) in cui l’arte si fonde con il paesaggio, trasformando interi quartieri o paesi in gallerie d’arte a cielo aperto. Ecco alcuni esempi noti in Italia:
1. Orgosolo
(Sardegna)
Un piccolo paese famoso per i suoi oltre 150 murales, molti dei quali con temi politici e sociali.
2. Dozza (Emilia-Romagna)
Ogni due anni ospita la Biennale del Muro Dipinto. Le opere d’arte rimangono sui muri delle case, creando un museo permanente.
3. Valogno
(Campania)
Un borgo
quasi disabitato rinato grazie al progetto “I Colori dell’Anima”, con decine di
murales realizzati da artisti da tutto il mondo.
4. Diamante (Calabria)
Uno dei
primi centri italiani a promuovere i murales, con più di 150 opere che adornano
i muri del centro storico.
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Jorit, Human Tribe |
Altro
centro sardo molto attivo con oltre 300 murales realizzati in un progetto di
rigenerazione urbana.
Un percorso
murale che racconta la storia della civiltà contadina.
8. Torrione (quartiere di Salerno)
A Sant'Angelo di Roccavelce, in provincia di Viterbo, c'è un borgo conosciuto come "Il paese delle fiabe per i suoi 64 murales dedicati ai racconti per bambini tra l'ispirazione Disney, la letteratura internazionale per l'infanzia, le favole greco-romane, la mitologia mondiale e le cupe atmosfere dei Grimm e di Perrault (fonte: settimanale Oggi)
Il primo borgo dipinto d'Italia, per età, si trova in Lombardia. I muri di Arcumeggia, minuscola frazione del paese di Casalzuigno in provincia di Varese, sono tele a cielo aperto sin dal 1956. Oggi il borgo è interamente dedicato ai murales: ce ne sono circa 150