Pista ciclopedonale adiacente tratto calvizzanese alveo Camaldoli: a febbraio 2022 venne presentato il progetto a Città Metropolitana da finanziare con fondi Pnrr, ma fu bocciato

Il capogruppo di opposizione Francesco Ferrillo: "ogni anno viene puntualmente inserita l'opera nei rispettivi piani triennali dei lavori pubblici, poi non si fa nulla per ritentare l'aggancio a fonti di finanziamento extra comunali disponibili per questo settore. Le piste ciclabili sono fondamentali per una mobilità urbana sostenibile"

Foto di repertorio

L’amministrazione Pirozzi ha lavorato bene sul fronte dei fondi Pnrr, avendo ottenuto finanziamenti per diversi milioni di euro, per la realizzazione di opere pubbliche, tra le quali spiccano l’asilo nido e la nuova sede della scuola dell’infanzia. L’unica nota stonata resta quella della bocciatura del progetto di una pista ciclopedonale, presentato a Città Metropolitana agli inizi di febbraio 2022. 

"Ogni anno viene puntualmente inserita l'opera nei rispettivi piani triennali delle opere pubbliche - afferma il capogruppo di opposizione Francesco Ferrillo - poi non si fa nulla per ritentare l'aggancio a fonti di finanziamento extra comunali disponibili per questo settore. Le piste ciclabili sono fondamentali per una mobilità urbana sostenibile". 

Ovviamente bisognerà rivedere il progetto, in quanto quello di fattibilità tecnica, inviato a Città Metropolitana entro il termine ultimo dell’8 febbraio 2022, del valore di 2milioni078mila euro da finanziare con fondi Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), è stato bocciato. E’ un vecchio progetto risalente all’ex amministrazione Salatiello. Vediamolo nel dettaglio.

Partendo dall’incrocio di via Mazzini (dove c’è il semaforo), il percorso ciclopedonale si inserisce sul limite destro della carreggiata stradale. La lunghezza complessiva è di circa  1 chilometro, fino al raccordo con via Dante Alighieri, dove è prevista una colonnina per il rifornimento dei veicoli (inclusi velocipedi) elettrici. All’altezza del “Lavinaio Grande” (famosa strada mai aperta al traffico, perché da un lato c’è la conduttura idrica di Acqua Campania, dall’altro l’alveo Camaldoli, ndr) sarà realizzato un attraversamento in legno dell’Alveo dei Camaldoli, per il collegamento alla viabilità interna (via Eduardo De Filippo). L’infrastruttura in progetto avrà una larghezza variabile tra1.50 metri e 4.20 metri e occuperà la banchina laterale del lato nord della carreggiata stradale. Il rilevato stradale è posto a un dislivello di circa 3 metri rispetto al piano di campagna e la scarpata nord di contenimento ha un andamento pressoché verticale. Allo stato la banchina è sede di vegetazione spontanea e inutilizzata ai fini della circolazione veicolare o pedonale. Per la realizzazione del percorso ciclopedonale è necessario realizzare pareti continue di contenimento del terrapieno stradale.     

 

 

 

 

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