Nel 2008 l’allora sindaco Pirozzi voleva realizzare il cimitero di Calvizzano a ridosso di via Adda (al confine con Marano): ma ci fu un coro di no alla sua proposta
L’articolo pubblicato dal giornale L’attesa a gennaio 2008: l’ex sindaco Salatiello (deceduto a luglio 2017): "sono convinto che fino a quando governerà Pirozzi il cimitero non si farà”
Calvizzano
vuole costruire il suo cimitero a ridosso di Marano, nella zona di via Adda (il
lato calvizzanese è via Giordano Bruno, dove è ubicato il serbatoio idrico,
ndr). E subito scoppia la polemica tra i due Comuni. Il sindaco Perrotta,
dopo essersi consultato con l’avvocato Marone, ha preso carta e penna e ha
inviato una missiva al sindaco di Calvizzano.
“Caro
collega – si legge nella lettera – ho appreso che, in una recente
manifestazione pubblica, sono state diffuse anticipazioni sugli imminenti
assetti urbanistici, dai quali risulta che è prevista un’area cimiteriale lungo
i confini del territorio di Calvizzano, adiacenti ai confini del territorio di
Marano e, in particolare, nella zona di via Adda, peraltro fortemente
urbanizzata. Si tratterebbe, se corrispondesse al vero, di una decisione che ci
troverebbe del tutto in disaccordo, assunta senza alcuna forma di concertazione
interistituzionale e che contrasteremo in tutte le sedi e con tutti gli
strumenti a disposizione”.
Non si è fatta
attendere la risposta di Pirozzi: “Premesso che Calvizzano ha bisogno di un
cimitero e lo faremo quando sarà approvato il Piano urbanistico, avremo tutto
il tempo per discutere con Marano per apportare eventuali correttivi”.
Sulla vicenda
anche il capo dell’Ufficio tecnico del Comune di Calvizzano, l’ing. Lorenzo
Tammaro (è ancora responsabile del settore Tecnico Manutentivo e a interim di
quello Urbanistica, ndr), esprimendo parere tecnico negativo al Puc, ai
redattori dello strumento urbanistico ha fatto osservare che la costruzione del
cimitero impone un vincolo di inedificabilità nel territorio maranese nel
raggio di 200 metri; il che significa sottrarre al Comune di Marano un diritto
di godimento o utilizzazione dei propri beni. Quindi o si arretra di 200 metri
o si sposta il cimitero in un altro posto.
I tre tecnici
redattori del piano urbanistico, comunque hanno demandato all’amministrazione
calvizzanese ogni eventuale decisione.
“Arretrare di 200 metri – afferma Salatiello (ex sindaco di Calvizzano, deceduto a
luglio 2017, ndr) – significherebbe andare a vincolare il terreno
edificabile di un consigliere di maggioranza ed ex assessore, il che creerebbe enormi
difficoltà a questa amministrazione; sono convinto che, fino a che governerà
Pirozzi, il cimitero non si farà”.
Con delibera di
giunta numero 11 del 28 febbraio 2008, a pochi mesi dalle elezioni
amministrative, l’esecutivo Pirozzi approva la nuova proposta di Piano
urbanistico, nonostante il parere tecnico non favorevole del capo dell’ufficio
tecnico, ing. Lorenzo Tammaro.
Pochi mesi dopo il suo insediamento (aprile 2008),
Granata annulla la proposta di Puc dell’esecutivo Pirozzi.