Mugnano. Il Consiglio comunale di Mugnano ha bocciato la mozione contro il “ReArm Europe”, proposta da Periferia Attiva e Alleanza Verdi e Sinistra
La maggioranza ha scelto di voltarsi dall’altra parte,
evitando di prendere posizione su un piano che stanzia fino a 800 miliardi di
euro per rilanciare la spesa militare in Europa a discapito di altri
investimenti su servizi essenziali. Un piano che sacrifica i Fondi di Coesione
destinati alle aree più fragili e che riesce a fare sforare gli stringenti
vincoli del Patto di Stabilità.
Un’occasione persa per dire, con chiarezza, che
l’Europa che vogliamo è quella che investe nella scuola, nella sanità, nella
riconversione ecologica, nel lavoro dignitoso, nella pace. Non nella produzione
di armi.
Abbiamo portato questa proposta in aula con coerenza,
perché crediamo che anche i Comuni, per quanto fuori dallo scacchiere
geopolitico, possano e debbano esprimersi su ciò che accade nel mondo. Perché
fare politica non significa fare i tecnici o nascondersi dietro il politichese:
significa esprimere un’idea, assumersi la responsabilità di una posizione,
metterci la faccia, anche quando è scomodo.
Ringraziamo i consiglieri Vallefuoco (M5S) e Mauriello
(Europa Verde) che hanno condiviso il voto favorevole ed il nostro spirito di
iniziativa. E, pur non condividendone la scelta, rispettiamo i quattro
consiglieri che hanno votato contro: almeno hanno avuto il coraggio di prendere
una posizione chiara e coerente con le loro posizioni.
La scelta di molti consiglieri di astenersi (in
particolare quelli del PD mugnanese), pur dichiarandosi sensibili alla materia,
è da manuale del compromesso: il modo perfetto per non assumersi alcuna
responsabilità.
Questa mozione non è passata, è vero. Ma noi non ci
rassegniamo. Non accetteremo mai l’idea che la sicurezza si costruisca con più
armi.
Oggi più che mai, il 9 Maggio (Giornata dell'Europa)
dobbiamo ribadire che crediamo in un’altra Europa, in un’altra Italia, in un
mondo dove il diritto alla vita, alla salute, all’istruzione, alla cultura e
alla dignità vengono prima degli interessi dell’industria bellica e della corsa
agli armamenti.
E continueremo a batterci per costruire questo mondo e
difendere le nostre idee. Perché noi non ci arrenderemo all'indifferenza.
Comunicato stampa Nello Romagnuolo,
consigliere di opposizione