Elogio della “follia”: riflessioni dello scrittore Enzo Salatiello sul rapporto politica-informazione a Calvizzano
A Marano e a
Mugnano le cose non stanno meglio
E’ un articolo che ho già
pubblicato. Ho deciso di riproporlo perché tocca un tema di estrema attualità.
Purtroppo, dalla nostre parti, mi riferisco anche a ciò che accade in alcuni
comuni viciniori, viviamo il periodo più “brutto” dell’informazione locale: alcuni
“giornalisti”, se così vogliamo definirli solo perché hanno il tesserino dell’”Ordine”, spesso badano più alla gogna mediatica, a criticare continuamente i loro colleghi, che
alla sostanza delle notizie. Non fanno mai reportage o inchieste, danno
pochissimo spazio alla cultura e agli eventi culturali: ogni giorno una
giaculatoria sempre contro le stesse persone non allineate al loro “diktat”. Spesso vengo assalito dal dubbio che sia
completamente superfluo continuare ad andare avanti. Parafrasando il ritornello
di una nota canzone: “domani è un altro giorno, si vedrà” (Mi.Ro.).
Premessa
Sono trascorsi circa 7 anni e mezzo
da quando lo scrittore Enzo Salatiello, autentico intellettuale e uomo di vasta cultura (le
sue conoscenze spaziano a trecentosessanta gradi: letteratura e critica
poetica, storia, politica, religione, filosofia, fenomeni paranormali e
tant’altro) ci inviò da Monaco di Baviera (città dove vive da diversi anni, ma
è sempre legatissimo alla sua terra) una sua analisi introspettiva sul rapporto
tra politica e informazione a Calvizzano.
Elogio della
“follia” di Enzo Salatiello
Sono tornato
in questi giorni sull’argomento politica-informazione a Calvizzano. Due
elementi che hanno in sé una contraddizione, la prima non esiste nell’accezione
del termine conosciuto com’è consuetudine, non me ne vogliano i signori che
svolgono quest’attività, nulla di personale ci mancherebbe, ma se la politica è
un insieme di scelte, idee, programmi, progetti e realizzazioni che rendono la
vita dei cittadini, negli aspetti pubblico e privato, migliore, beh, a
Calvizzano latita da tempo. Non parlo solo dell’aspetto amministrativo e
istituzionale, ma anche di quello associativo e militante. I partiti non ci
sono, c’è solo il PD che svolge azioni per quanto gli è possibile in base alle
sue forze. Da un po’ vedo un certo fermento che forse prelude a qualcosa di
meglio. Lo speriamo, speriamo anche che si facciano avanti anche altre realtà.
La seconda, è
presente, militante, stimolante, persistente e fastidiosa. Fastidiosa per chi,
non svolge il suo ruolo di militante di partito o di amministratore o per
manifesta incapacità (nulla di male, non stiamo dando voti ma la politica è un
po’ come il calcio, se sai giocare bene, altrimenti…). Mi Spiego: nel nostro
piccolo paese abbiamo un blog e una persona, Mimmo Rosiello, che porta avanti
questo spazio informativo tutto da solo, altri articoli di carattere culturale
e d’interessi vari sono una bella cosa ma di carattere minoritario. Rosiello è
praticamente il direttore, il caporedattore, l’inviato, il fotografo, il
“linotipista” e anche il grafico di questo piccolo grande spazio. Prima di
riflettere sul modo di fare informazione fatta da Mimmo che oserei considerare
secondo lo schema classico della Grecia antica un “folle”. Le
virgolette mi riparano da un’eventuale collera da parte di Rosiello. La follia
è un sistema di valori non condiviso dalla maggioranza della “POLIS”. Il grande
Nietzsche fa dire una delle frasi più epocali della storia filosofica: “Dio
è morto e noi lo abbiamo ucciso” da un folle in un mercato. Il modo di
intendere l’informazione, Rosiello l’ha appresa da quei pochi valori che lo
animano ma che sono alla base di ogni logica umana e professionale: onestà
intellettuale, verifica della notizia (conosco abbastanza Mimmo, non ho notizie
di sue condanne definitive per calunnia o vilipendio), assoluta libertà di
pensiero, rispetto per la persona umana. Ecco, sono queste le caratteristiche
che mi hanno lasciato favorevolmente impressionato. Egli non avrà mai
il massimo appoggio e il dovuto rispetto, perché intende l’informazione come a
un elemento necessariamente contrario al potere, che non è solo politico, ma di
tutti quelli che possiedono una posizione di comando, in tutti i campi.
Tutto il resto sono chiacchiere, beghe che non hanno senso e corpo. Questo “folle”
alla continua ricerca della notizia, obbedisce a un oscuro comandamento
interiore che lo anima da bambino, (non c’è ragione di credere che sia stato
bianco fino ad ora e adesso diventi nero) l’onestà, il senso civico, il
pensiero di un mondo migliore. C’è tanta gente che lo stima e lo rispetta,
questo conta molto secondo me. Teniamoci questo “folletto” che all’età della
ragione corre ancora come un posseduto in tutti gli angoli del paese a
raccontarcelo. Ne trarremo certamente vantaggio. Ne trarranno vantaggio anche
le istituzioni, chi fa politica o la vuol fare, la scuola (un esempio
concreto), e tutti quelli che vogliono essere informati. Tutto qui.
Situazione
attuale
Anche il
Partito democratico non c’è più: è scomparso insieme alla sua sede storica di
Corso Mirabelli. E nessuno, finora, si è preso la briga di rifondarlo. Per
contro è nato Movimento Futura, una formazione politica molto attiva sul
territorio che, come abbiamo scritto più volte, ha inaugurato una nuova stagione, dove l’attivismo e
la partecipazione cominciano a farla da padroni. Tante le loro proposte portate
avanti, pur non avendo rappresentanti in seno al Consiglio comunale, delle
quali, di volta in volta, ne abbiamo parlato sul nostro blog. Il loro impegno è
finalizzato sia alla crescita del nostro territorio a 360 gradi, sia alla
costruzione di una classe dirigente nuova, preparata e motivata che sappia
avvicinare i giovani e i delusi alla politica, quella vera, che mette al centro la
persona, le sue competenze e l’interesse del paese, rispetto a quelli
personali. Anche Movimento Futura, purtroppo è "scomparso". Per fortuna ha
iniziato a fare un po’ di politica il gruppo di opposizione Reset, che annovera tre
consiglieri di minoranza nei suoi ranghi. Ma la strada da percorrere è ancora
lunga…
Sulle
riflessioni dell’amico Salatiello ho poco da aggiungere se non una frase, non
mia, ma che mi è piaciuta fin dal primo momento che l’ho letta: “bisogna
essere “folli” per raggiungere grandi obiettivi, coraggiosi per affrontare la
vita di tutti i giorni, e ribelli per difendere i propri principi”.
Mi.Ro.