“Monorotaia”, Baffo di collegamento per Marano e Calvizzano: potrà essere anche esteso in futuro? Ipotesi per chiudere in un anello il collegamento con la linea di Gronda Ovest
Torno un’altra volta sulla questione della Gronda Ovest e del Baffo di collegamento per Marano e Calvizzano, per ribadire un altro vantaggio del percorso proposto e che, alla necessità, potrebbe essere estensibile.
Su proposta di Salvatore Fioretto, autore del
libro “C’era una volta… La Piedimonte”, ho provato quindi a ipotizzare
un’estensione del "Baffo" con un obiettivo specifico: congiungerlo con
il capolinea di Cupa Perillo della Gronda Ovest e creare così un percorso
ad anello nella zona.
Questa non è una proposta, ma anzi una dimostrazione
di come, se venisse costruita anche questa diramazione della Gronda, potrebbe
avere appunto un respiro più ampio, se dovesse essere necessario.
Dimostrazione di come il Baffo di
collegamento della Gronda Ovest potrebbe estendersi e chiudere in un anello il
collegamento con la linea di Gronda.
In un ragionamento del genere, potrebbero essere
aggiunte due nuove stazioni che, per questioni di vicinanza, potrebbero
sostituire la stazione di Bivio (non una cosa necessaria, che però verrà
mostrata in questo progetto per completezza).
Il percorso nello specifico
A fini puramente dimostrativi, ecco come
potrebbe essere fatta un’estensione del baffo da Bivio fino a Cupa Perillo
nello specifico. L’estensione che andrò a mostrarvi è stata pensata evitando di
percorrere via Santa Maria a Cubito verso Chiaiano, facendo fede alla
insormontabile problematica del traffico, che negli anni andrà anche ad
aumentare per le future uscite della Tangenziale; un percorso che potrebbe
essere benissimo completamente a raso.
Si partirebbe proprio da dove si è proposta la
stazione di Bivio: andando in direzione della rotonda del Titanic, si andrebbe
in direzione via Cupa del Cane, in sede mista.
Dove si congiungono la linea azzurra e
quella blu, ci sarebbe la fermata di “Bivio”. È stata nascosta per mostrare
come in una eventuale estensione potrebbe essere sostituita da altre se
ritenuto necessario.
In via Cupa del Cane, nei pressi del parco Poggio
Vallesana, vi potrebbe stare una stazione, chiamata stazione di “Cupa del
Cane”, e poi potrebbe girare in direzione dei terreni agricoli, dove
dal percorso misto avrebbe un percorso riservato.
Il percorso potrebbe essere quindi parallelo alla via
Santa Maria a Cubito senza però percorrerla. Questo percorso poi andrebbe in
direzione Mugnano, andando quindi a incrociare questa via nei pressi del centro
scommesse presente dopo il Bivio di Mugnano (ovvero l’incrocio tra via Santa
Maria a Cubito e via Napoli).
Andando in direzione Mugnano, il percorso potrebbe
lambire via Antica di Chiaiano, che come si può ben capire dal nome era la via
che, prima della strada borbonica, collegava Mugnano con Chiaiano e Marano.
In quest’area, che non è troppo lontana dalla centrale via Napoli ma anche da
sedi come il plesso di Mugnano del Liceo Scientifico Segré (che è a 800m),
potrebbe essere posta una stazione detta “Mugnano Sud”, che
diventerebbe quindi come Bivio una fermata utile a collegare due aree agli
antipodi del comune di Mugnano (e se necessario sostituirla).
Dai pressi di via Antica di Chiaiano, il percorso
potrebbe incrociare via Francesco Crispi e andare a porsi in via Cupa della
Filanda, o meglio in un suo breve tratto, largo, sterrato, che sostanzialmente
non ha collegamenti di sorta (dalla mappa si nota come sia un percorso che
qualche auto in zona fa per raggiungere via Aldo Moro tagliando per le terre
antistanti).
In arancione, il tragitto in sotterranea
della Linea Arcobaleno. Non incrocerebbe il baffo, che sarebbe in superficie.
Da via cupa della Filanda, infine, curvando il
percorso potrebbe raggiungere via Aldo Moro e, passando sotto l’uscita di
Scampia dell’Asse Perimetrale, congiungersi con la stazione di “Cupa
Perillo” della Gronda, creando così l’anello.
Unione finale con la Gronda Ovest, in
rosso, secondo il progetto inviato al MIT. In arancione, il tragitto in
sotterranea della Linea Arcobaleno.
In conclusione, sono tanti i motivi per cui il baffo
di collegamento tra Marano e Calvizzano e la Gronda Ovest sarebbe utile, e
questo è l’ultimo, il più ipotetico e dimostrativo.
Permetterebbe di non incontrare il traffico di Chiaiano, di raggiungere
l’Anello di Metropolitana in breve tempo, di poter quindi collegare quest’area
in modo efficiente a Napoli e ad altre infrastrutture come il Nuovo Ospedale
di Giugliano e il parco commerciale “Grande Sud”, e in
ultimo, potrebbe portare a creare anche qui un collegamento circolare.
Ora spetta alla politica vederci e crederci in tutto
questo potenziale, a quella di Marano, di Calvizzano, della Città
Metropolitana, lo stesso potenziale che spero di aver mostrato concretamente a
tutti voi.
Non so dire se tutto questo potrà portare a qualcosa,
ma mi auguro di sì; e me lo auguro per gli abitanti e per quest’area di
provincia, questa “città fuori la città”, che ha tutto il diritto e le
possibilità di essere abitabile e di avere servizi del genere, che in passato
già aveva e che gli sono stati tolti.
Gianpaolo Cacciapuoti