Marano, mancata attivazione pannelli fotovoltaici e motocicli elettrici: vi riproponiamo la duplice interrogazione al sindaco della consigliera di minoranza Stefania Fanelli

 

Impianto fotovoltaico installato cinque anni fa sul tetto della scuola D'Azeglio, mai attivato

Nell'interrogazione citati gli articoli di Calvizzanoweb

 

Impianto fotovoltaico sede ex Pretura via Nuvoletta installato circa 10 anni fa e mai attivato

L’interrogazione

Al Presidente del Consiglio Comunale di Marano

Al Sindaco di Marano

Alla Segretaria Generale del Comune di Marano

La sottoscritta  consigliera comunale, Stefania Fanelli ai sensi degli art. 51 e 52 del vigente regolamento di consiglio comunale,  chiede  che venga posto  nella prima seduta utile di  QUESTION TIME AL consiglio comunale, all’ordine del giorno la  seguente interrogazione

OGGETTO:MANCATA ATTIVAZIONE PANNELLI FOTOVOLTAICI   UBICATI SU SCUOLE ( D'AZEGLIO, ALFIERI, SOCRATE E MALLARDO) E SEDE COMUNALE  DI VIA NUVOLETTA  E MANCATA ATTIVAZIONE MOTOCICLI ELETTRICI

                                                               Premesso che

La crisi climatica  è una delle sfide più urgenti e cruciali che il nostro pianeta sta affrontando negli ultimi anni. Con il riscaldamento globale, l’aumento del livello del mare, gli eventi climatici estremi e la perdita di biodiversità, diventa sempre più evidente che dobbiamo agire immediatamente per preservare il nostro ambiente e il benessere delle generazioni future.  Il passaggio al fotovoltaico può contribuire a mitigare queste sfide e avviare un processo di cambiamento verso un futuro più sostenibile

-Con i contributi ministeriali disposti dal decreto crescita in base al numero di abitanti nel 2019 furono assegnati al Comune di Marano 170mila euro 

- con quelle somme sono state sostituite le lampade con sistemi led (relamping) nella casa comunale e nelle scuole D’Azeglio e Alfieri e installati gli impianti fotovoltaici ed altresi'  nei plessi Socrate e Mallardo con risorse aggiuntive .

 -Con i rimanenti 70mila euro è stata realizzata la Charging Station nel piazzale ex Pretura rimasta a tutt' oggi inutilizzata

- attraverso gli articoli di Calvizzanoweb abbiamo appreso della mancata attivazione degli impianti fotovoltaici nelle scuole D'Azeglio, Alfieri, Socrate e Mallardo per mancata stipula del contratto con l'ente gestore GSE ( GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI ) del contratto

-attraverso ulteriore   articolo di  approfondimento di Calvizzanoweb che riportiamo intregralmente  " L’impianto fotovoltaico dello stabile ex Pretura di via Nuvoletta, dove sono ubicati gli uffici comunali, realizzato circa 10 anni fa, durante i lavori di ristrutturazione dell’ex sede distaccata del Tribunale di Napoli, non è stato mai attivato. Ne abbiamo già parlato nei giorni scorsi, ma la cosa che desta più scalpore è che sarebbe potuto andare in funzione già nel 2014, se al Comune avessero provveduto ad acquistare l’inverter (costerebbe circa 500 euro), il dispositivo elettronico che converte la corrente continua prodotta dall’impianto, alimentato dall’energia solare, in corrente alternata (tensione di 220 volts), la comune energia elettrica impiegata nelle nostre case.  Come mai in questi dieci anni nessuno si è mai preoccupato di attivare l’impianto fotovoltaico?

Cronistoria dei lavori

E’ costata oltre tre milioni di euro la ristrutturazione della sede ex Pretura di via Nuvoletta. Finanziata con i fondi Più Europa, la struttura fu concepita unicamente per ospitare aule di giustizia. Si sperava, infatti, che potesse accogliere il nuovo Tribunale Napoli nord poi spostato ad Aversa. Invece, ospita i locali della maggior parte degli uffici comunali. L’opera pubblica venne realizzata in due step. Per la prima tranche dei lavori furono impegnati 964 mila euro (nel quadro economico figurano, per un valore di 97.680 euro, anche le scale di emergenza dello stabile di piazza Josemaria Escrivà, dove attualmente opera il Giudice di Pace). Fu possibile bandire una procedura negoziata. Le lettere d’invito furono approvate con determina 75 del 3-02-2011 a firma dell’ex dirigente dell’area tecnica, Gennaro Pitocchi, e mandate a 5 ditte (il minimo previsto dalla legge) abilitate a tali tipi di lavori, tra cui l’Alfa Termica s.r.l., Sime Group, Structura s.r.l. Ares costruzioni e appalti s.r.l., Electra Sud. All’ufficio tecnico arrivarono solo due plichi: quello dell’Ares che fu esclusa per mancanza di offerta, e quello della Structura che vinse la gara. Successivamente vennero impegnati altri 178mila euro, comprensivi di iva, per lavori complementari, affidati alla stessa Structura. Per il secondo step fu bandita una gara con procedura aperta e fu vinta dall’ATI (associazione temporanea d’impresa) Moscarino sas-Pia 46 che praticò un ribasso del 19,20% su un importo a base d’asta di 1.771.057, cioè 1.431.000 euro. A questa cifra furono aggiunti circa 172mila euro di spese tecniche (direzione lavori, progettazione, eccetera) e circa 27mila 500 euro di art. 92 (incentivo ufficio Rup).

 -         oltre all’ abbattimento dei costi di approvvigionamento  dell’energia elettrica, si sarebbe contribuito a diminuire le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Inoltre, l’energia prodotta durante gli orari di chiusura degli uffici poteva essere venduta all’Ente fornitore, per cui si sarebbe aggiunto il guadagno ottenuto dallo SSP (Scambio Sul Posto)

-Con la deliberazione 457/2024/R/EFR, l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha definito le prime disposizioni per una graduale uscita dal regime di scambio sul posto. Questo regime, attivo in Italia per molti anni, ha permesso ai produttori di energia elettrica di utilizzare l’energia immessa in rete compensandola con quella prelevata, favorendo così la diffusione delle energie rinnovabili e degli impianti di cogenerazione. La necessità di una transizione verso il ritiro dedicato e altre modalità alternative è emersa per garantire una regolazione più sostenibile e coordinata con le recenti direttive europee.

                  Tutto ciò premesso si interroga il Sindaco sui seguenti punti:

-  è  stato dato mandato agli uffici preposti ad attivarsi immediatamente  per correre ai ripari  ( ACCENSIONE INVERTER E CONTRATTO GSE)

- qualora sia stato dato mandato ad attivarsi qual è lo stato dell'arte in considerazione del fatto che si possa essere determinato  un danno erariale come affermato dalla Corte dei conti, sez. giurisd. per l’Umbria, nella sent. n. 53/2022

-  a circa 5 anni dalla creazione della station charging   messa in bella mostra nel piazzale della sede comunale di Via Nuvoletta  quali sono le azioni che l’amministrazione comunale intende prendere per non determinare l’ennesimo sperpero di soldi pubblici

La Consigliera Comunale

Stefania Fanelli- CAPOGRUPPO  Gruppo  Fanelli Sindaco

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