Ma dove stavi…


Ma dove stavi quando Rosiello, redattore de “Il Giornale di Napoli- Ultimissime”, Savanelli e Menna de “Il Mattino” scrivevano di camorra?

Ma dove stavi quando in via del Mare, un energumeno su una moto di grossa cilindrata, davanti a mia moglie e ai miei due figli (in macchina con me: uscivamo da un noto ristorante dove andammo a mangiare una pizza) mi puntò la pistola alla tempia, gridando che non dovevo più scrivere articoli sulla camorra? Senza neanche risparmiare due bimbi che, in seguito al brutto episodio, sono rimasti traumatizzati per un bel po' di tempo. Per diversi giorni si sono fatti la pipì addosso per la paura.  

Ma dove stavi quando, da direttore del periodico “L’attesa”, hanno tentato di comprare il mio silenzio?  Sai cosa gli risposi? Che le battaglie per la crescita del mio territorio non erano in vendita. Oggi la penso allo stesso modo.

Ma dove stavi quando hanno tentato di picchiarmi per vicende legate al mio lavoro di cronista? “Stai attento”, “bada a quello che scrivi”, “ti spezzo le gambe”.

Ormai ho una certa età (quasi 72 anni), anche uno schiaffo potrebbe procurarmi qualche problema. Dovendo badare poi a tanti altre cose che la quotidianità ci riserva, è evidente che manca il tempo per stare sempre sul pezzo.

Ecco un piccolo “assaggio” delle cose che scrivevo negli anni ‘90


Prima pagina quotidiano "Il Giornale di Napoli-Ultimissime del 22 gennaio 1992 


Prima pagina quotidiano "Il Giornale di Napoli" del 30 marzo 1992

Successivamente…

Nel corso della nostra ventennale esperienza di editori e di giornalisti, attraverso il periodico L’attesa, siamo stati il punto di riferimento dell’informazione di Marano e dintorni. Abbiamo sfornato decine di giornalisti, bravi e meno bravi, che, con grande umiltà, hanno saputo apprendere questo affascinante mestiere: tutti educati e rispettosi verso chi gli ha insegnato i rudimenti della professione. 

Purtroppo, c’è sempre la pecora zoppa: il figlio putativo che rinnega i genitori adottivi. 



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