Calvizzano. Alle ultime europee il Pd si è piazzato al primo posto, ma è scomparso dai radar della politica locale: c'è qualcuno che ha voglia di farlo ripartire?

 

Ex sede storica del Pd di Corso Mirabelli

A Calvizzano il Pd non esiste più: ma c'è qualcuno che ha voglia di farlo ripartire? La cosa triste è che era l’unico vero partito, con una propria sede, che esisteva in paese, ora diventato una sorta di participio passato: qualcosa che c’è stato e che oggi non c’è più. C’è un segretario dimissionario, Antonio Veneruso, persona perbene e coerente con le sue idee, ma da soli non si va da nessuna parte. Si attende l’arrivo di un Commissario che la Federazione provinciale non ha ancora provveduto a nominare.  Eppure alle alle ultime elezioni politiche, a Calvizzano il Pd ha ottenuto 710 voti: con il 14,15% è risultato il terzo partito dopo il Movimento 5 Stelle (47,06%) e Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni (15,12%), segno che, nonostante tutto, ha ancora un discreto seguito.  Alle ultime europee, invece, si è piazzato al primo posto.

“Oggi è indispensabile – come scrisse in una missiva Peppe Anatrella, storico attivista di sinistra, inviata a Calvizzanoweb alcuni anni fa - aprire una nuova fase organizzativa del partito, capace di coinvolgere ed affidare la gestione politica a donne e giovani che guardano al futuro, impegnati non solo nelle importanti questioni locali ma anche in problematiche di ampio respiro come quelle ambientali, sociali ed economiche del Paese. Questo deve essere l’impegno di chi ritiene che bisogna ripartire con un Partito Democratico che guarda agli interessi collettivi della cittadinanza". 

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