E’ questione di volontà politica: ma i nostri amministratori sono entrati in questa nuova dimensione, o sono rimasti solo agli ombrelli colorati, alle panchine letterarie e ai murales? Cose che potrebbero anche andar bene, ma per il vero rilancio di Calvizzano occorrono idee forti e innovative
Se la macchina del tempo racconta la storia di Procida, attraverso sei postazioni tecnologiche, un percorso spazio- temporale tra passato presente e futuro; se al Museo Immersivo e Archeologico (MIA) di Avella si rivive la storia della città e del Palazzo Baronale attraverso un percorso multimediale caratterizzato da proiezioni, suggestioni grafiche, quadri parlanti e postazioni di realtà virtuale; se al Museo MAV di Ercolano si possono fare passeggiate virtuali che permettono di conoscere con straordinarie esperienze virtuali le antiche città di Pompei ed Ercolano e la loro vita quotidiana; perché una cosa similare non potrebbe essere attuata anche a Calvizzano, fruibile, per esempio, in un futuro Museo della Rivoluzione Partenopea o nel sito dell’antica chiesa di San Giacomo? E’ ovvio che l’investimento complessivo dovrebbe essere finanziato con fondi extra comunali. Per la “Time Machine” che racconta la storia di Procida ha provveduto la Regione attraverso lo stanziamento di circa 379mila euro. Resterà solo un sogno irrealizzabile?