La nostra vita in vetrina: un passatempo
per sconosciuti che, scrollando annoiati uno schermo, cercano di ridestarsi dal
loro torpore. Osservati con un interesse spento, superficiale, privo di
trasporto. Vite che non importano a nessuno, nemmeno ai loro stessi
protagonisti, troppo occupati a registrare eventi da inviare in uno spazio
vuoto, effimero, privo di significato.
Affascina l’idea di essere al centro
dell’attenzione, quando non si presta attenzione nemmeno alle occasioni perse,
sprecate o mai riconosciute nella propria esistenza. Il silenzio è ormai la
voce delle nostre conversazioni; le vibrazioni del telefono sostituiscono
quelle delle emozioni, e la suoneria è diventata la colonna sonora delle nostre
vite.
Buon Natale, amici dei social, qualunque
cosa questo significhi oggi.
Giuseppe Cerullo