Appuntamenti da non perdere. La presentazione del libro “Di padre in figlio”, la storia del noto dermatologo di Qualiano Pietro Patrì: appuntamento alle ore 18 del 21 dicembre a Giugliano, presso il lido Varca d’Oro. Autrice della biografia la scrittrice di origini calvizzanesi Lella Di Marino

 

Premessa  

Scrivere una biografia non è un lavoro, non potrebbe mai esserlo, è un privilegio, un dono che si riceve. Non fa differenza se si scrive di un premio Nobel o di uno
spazzacamino, la fragilità che viene fuori nel riavvolgere il nastro della propria vita è identica. Ogni volta che ne scrivo una, come una mamma, prendo il mio bambino per mano e lo guido attraverso il cammino della sua esistenza, proteggendolo laddove non lo è stato, abbracciandolo nel dolore che ha provato, sgridandolo dove ha sbagliato, elogiandolo quando ha meritato.
Di padre in figlio … un lungo viaggio iniziato con quella mazzarella, la prima astina che il piccolissimo Pietro ha scritto, che, come un patto di sangue, ha segnato la sua crescita per sempre. Non è da tutti prendersi certe responsabilità soprattutto così piccoli, lui l'ha fatto! Con questa premessa la scrittrice Lella Di Marino inizia la biografia del noto dermatologo di Qualiano, il dottor Pietro Patrì.

L’autrice

Con questa premessa la scrittrice Lella Di Marino inizia la biografia del noto dermatologo di Qualiano, il dottor Pietro Patrì.

Spesso – afferma Di Marino - scrivo biografie come Ghost Writer, ossia scrittore fantasma, ed è una sensazione bellissima perché l’obiettivo di chi scrive è regalare emozioni, e sono le parole che lo fanno non un nome sulla copertina”.

Quando ha iniziato a scrivere biografie?

Ho iniziato quando ho capito l’importanza della memoria, delle radici. Lasciarne traccia è un’eredità spirituale di grande valore. Tutto ciò che è materiale passa, i valori che si trasmettono, restano in eterno.

Ed è con questo spirito che il dottor Patrì, mi ha dato l’incarico di scrivere la sua storia che inizia con suo nonno Pietro alla fine del 1800. Da persona intelligente e libera, nonno Pietro aveva capito che l’istruzione era l’arma più potente per migliorare la propria esistenza e restare persone libere. Voleva studiare, ma la guerra e le sue origini modeste non glielo permisero.

Pose il suo sogno – continua Di Marino - nelle mani del figlio Giuseppe, il primo della famiglia ad andare avanti con gli studi dopo la licenza elementare, ma ahimè, Pietro si ammalò e a soli 47 anni morì. Il peso della famiglia cadde sul figlio che abbandonò gli studi e iniziò a lavorare.

Giuseppe lavorò duramente come autista e poi come operaio. Quando la sua famiglia non ebbe più bisogno di lui, si sposò. Ebbe due figli: Antonietta e Pietro. La prima parola che gli insegnò fu: “’a scola”, la scuola.

Pietro a soli cinque anni, guidato dal padre, imparò a fare “le mazzarelle”, le astine, come era d’uso negli anni Sessanta, in seguito l’alfabeto e i numeri.

Il sogno di nonno Pietro ebbe inizio e si realizzò con la laurea in Pedagogia di Antonietta e in Medicina di Pietro.

Di padre in figlio – conclude Di Marino -  vuole essere un omaggio a chi ha scavato a mani nude un sentiero all’interno di una montagna, con l’unico obiettivo di lasciare un’impronta a mo’ di stivale, che qualcun altro potesse indossare, per proseguire il cammino!”.

Sabato, 21 dicembre alle ore 18.00 presso il lido “Varca d’Oro” di Giugliano, la presentazione della biografia: non mancate.

 


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