“Marano: una presenza millenaria”: è il titolo del secondo libro di Enzo Savanelli, scritto insieme ad Angelo Marra
Dal giornale “Il Mattino” del 27 luglio 1988, articolo a firma di Pino Imperatore, noto scrittore, all’epoca corrispondente del glorioso quotidiano nazionale
Ottomila anni di storia. Secoli trascorsi alla ricerca di una identità, tra splendori e miserie. Marano è uno dei pochi centri dell’hinterland a vantar un passato degno di questo nome. Con il volume “Marano, una presenza millenaria”, Enzo Savanelli ed Angelo Marra lo hanno agilmente fissato sulla carta. Il loro è stato un viaggio sul filo della memoria, raccontato in punta di penna attraverso le vicende di gente comune, col supporto di immagini sospese tra realtà e il sogno. Anzi, tra la realtà e i sogni (quelli gelosamente custoditi nel cassetto) dell’intera comunità maranese.
Il libro è stato stampato con i finanziamenti del Comune. La copertina è stata realizzata in esclusiva da Ernesto Tatafiore, artista di fama internazionale, che da anni vive e lavora nel castello di Torre Caracciolo. La veste grafica, molto elegante.
La scelta compiuta da Enzo Savanelli di raccontare la vita di uomini “semplici” non è casuale. L’autore le indica come i veri protagonisti. Coloro che, senza neanche rendersene conto, fanno grande la loro città. Ci sono tutti, o quasi. Il venditore di caldarrosta, l’eremita di origini tedesche, il povero che “ha dovuto rinunciare anche all’amore”, gli zingari Bevilacqua, i cavatori di tufo.
Le foto di Angelo Marra seguono la scia della narrazione. L’obiettivo indaga tra la folla, nelle chiese, in antichi palazzi. E la Marano attuale, coi suoi problemi e le sue speranze, acquista un ruolo di primo piano.
Il libro, che abbiamo letto tutto d’un fiato, andrebbe, a nostro avviso, ristampato e distribuito nelle scuole del territorio.