In esclusiva foto storiche di Calvizzano: Celestino Ferraro, il sindaco galantuomo

                                      

Grazie al lavoro certosino dell’architetto Maria Luisa Sabatino, ex presidente della Pro loco “Calvizzano- Il mio Paese”, le foto, nel periodo dell’amministrazione Granata, vennero pubblicate sul sito del Comune: si erano, però, perse le tracce. Agli inizi del 202 le recuperò Emanuele Ferrillo, all'epoca 15enne, appassionato di storia locale, un ragazzo molto preparato che frequenta la parrocchia San Giacomo. Diverse sono su Wikipedia, grazie al meticoloso e stupendo lavoro del giovane Gianpaolo Cacciapuoti, appassionato di storie locali

Celestino Ferraro fu sindaco di Calvizzano dal 1975 al 1981. La militanza di Ferraro nel PSI, come abbiamo scritto recentemente in un articolo a firma di Gianpaolo Cacciapuoti, comunque non ebbe una storia così duratura alla fine: entro il 1980, infatti, passò alla DC, e con essa fu rieletto Sindaco nelle elezioni amministrative di quell’anno. Agli inizi degli anni ottanta tentò, nelle fila della Balena bianca, anche di conquistare uno scranno al Comune di Napoli, ma non raggiunse l’obiettivo. Nel 1988 si ricandidò a Calvizzano, sempre nella Democrazia cristiana, ma risultò il secondo dei non eletti. Morì a marzo 2015, aveva 86 anni: da diverso tempo non usciva più di casa a causa dell’aggravamento delle sue condizioni di salute. Lasciò due figlie, i nipoti e la moglie Annamaria Pensa, discendente del Conte Mirabelli.

“Ci siamo conosciuti più di sessanta anni fa – disse affranta la signora Annamaria – sul tram che da Giugliano arrivava a Napoli, precisamente alla fermata di Marianella (un quartiere della periferia napoletana, ndr). Io ero una studentessa liceale e lui già frequentava l’Università. Da allora non ci siamo più lasciati. E’ stato un marito e un padre esemplare, nonostante i suoi molteplici impegni lavorativi e politici”.

“Un vero galantuomo – aggiunse con le lacrime agli occhi Paolo Agliata, politico ben noto a Calvizzano che, durante la sindacatura Ferraro, ha sempre ricoperto il ruolo di assessore – E’ stato anche un buon sindaco: nonostante la scarsità delle risorse economiche, in quel periodo fu completato il piano regolatore, fu realizzata la sopraelevazione della casa comunale e furono gettate le basi per la costruzione della nuova scuola media”.

Ferraro,  medico farmacista, titolare di alcune farmacie, era soprattutto un intellettuale: da diversi anni dedicava il suo tempo all’approfondimento della cultura letteraria. Nonostante l’età avanzata aveva gran dimestichezza con le nuove tecnologie e i social network. Nell’ultimo suo post su facebook, datato 27 novembre 2014, scrisse testualmente: “sto leggendo Storie della Storia a nord di Napoli di Carmine Cecere”.

Anche lui è sicuramente un pezzo di questa storia.

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